2013-IDEA-J3B__016ANTONELLA POLI | Da un mondo all’altro: che tipo di educazione artistica per il domani? questo é l’interrogativo che ha accompagnato i partecipanti che hanno dato vita all’ottavo congresso mondiale dell’associazione internazionale sull’educazione teatrale e drammaturgica organizzato dall’associazione IDEA (International drama/theatre education association) in collaborazione con la francese ANRAT (Associazione nazionale per la ricerca dlele Arti teatrali).

Sin dalla giornata di apertura che ha visti ospiti Patrice Baldwin, presidente di IDEA, Catherine Tasca, presidente di IDEA 2013, Emmanuel Demarcy-Mota, direttore del Théâtre de la Ville, Didier Deschamps, direttore del Théâtre National de Chaillot e il ministro della cultura francese Aurélie Filippetti, il dibattito ha posto l’accento sull’importanza e sul ruolo rilevante dell’educazione artistica negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza. Da un punto di vista politico e culturale, diffondere una certa sensibilità artistica diviene una scelta essenziale per acquisire un’emancipazione culturale, eliminare le barriere e le ineguaglianze fra gli individui creando una spazio di libertà in cui tutti si possano sentire protagonisti e affermare la propria soggettività mantenendo uno spirito collettivo. L’arte diventa un’esperienza intima per comprendere « l’altro » e inserirsi nel mondo. Quest’idee sono state riprese e sviluppate nelle conferenze e nelle tavole rotonde che si sono succedute nell’arco di questa settimana intensa. I partecipanti appartenevano a 50 paesi del mondo, tutti i continenti vi erano rappresentati e al di là di professori e ricercatori di tutte le università del mondo, i giovani aderenti all’associazione YOUNG IDEA hanno potuto esibire i loro lavori artistici.

L’educazione artistica attraverso il teatro o la danza, diviene veicolo di vitalità, strumento per sviluppare l’amicizia e appropriarsi dell’essere insieme agli altri. Non in tutti gli stati del mondo la politica culturale é la stessa, certamente. In stati come l’Australia e la Nuova Zelanda la politica per un’educazione artistica a livello di scuole e istituzioni pubbliche é qualcosa di ben regolamentato a livello nazionale, in altri paesi come per esempio Hong Kong e la Corea esiste ma non é legiferata, in quelli europei, pur con vari riconoscimenti, siamo ancora lontani da una politica che impone il suo peso. Per esempio in Francia, ove la cultura é già più ben sviluppata che in altri, le iniziative per ora restano isolate anche se come ha affermato il ministro della cultura Aurélie Filippetti, gli impegni sono stati già presi e lo stesso ministro ha fatto un tour de France per analizzare la situazione nelle varie regioni di Francia. Si tratta quindi di un lavoro di sensibilizzazione che deve toccare tutti i livelli, a partire dalle famiglie, alle scuole alle istituzioni pubbliche. Per rafforzare questi obiettivi la novità di quest’anno é venuta dalle tesi del prof. Alain Berthoz, titolare della cattedra di fisiologia della percezione e dell’azione al Collège de France. Le neuroscienze insegnano come il cervello umano ha dei captori vestibolari che ci permettono di costruire il mondo in maniera differente da come l’educazione tradizionale basata su opposizioni rigide ci ha da sempre abituato ( basti pensare alla dicotomia insegnante-allievo; lavoro-piacere; insegnare-educare; sapere-sensibilità). 0Lo stesso filosofo Poincaré ci aveva insegnato che localizzare un oggetto nello spazio significa rappresentarlo, ció che presuppone quindi l’azione soggettiva del nostro cervello.

Siamo in una dimensione qualitativa piuttosto che quantitativa: il senso della spazialità basato su coordinate non euclidee e regolato da leggi del movimento naturale per aprire altri orizzonti, il senso della percezione che é completamente diverso dal senso della ricezione dato che con quest’ultima l’uomo resta passivo invece che progettarsi nel mondo e comunicare le sue idee, sono i paradigmi fondamentali. A tal proposito importante é stata la distinzione fatta tra simpatia che significa essere semplicemente in risonanza con altro e empatia, che al contrario ci fa sostituire all’altro, quindi agire per acquisire un punto di vista differente. E tal proposito ricordiamo le parole del Faust, « il principio era l’azione » al contrario della usuale « in principio era il verbo ». Naturalmente la nozione di corpo e del ruolo dell’emozione sono posti su un ruolo primario appoggiandosi alle teorie della biomeccanica di Meyerhold, delle filosofie di Spinoza, Dewey e James fino all’afffermazione del ritorno della fenomenologia di Merleau-Ponty.

Nel mondo attuale ricco di evoluzioni e dove le diversità sociali e culturali si affermano, l’educazione artistica dovrebbe quindi divenire motore fondamentale per il giovane adolescente per fargli acquisire quella libertà necessaria per sentirsi ad agio con gli altri, forte del suo senso d’immaginazione e delle sue capacità di costruzione del mondo. Un grande sforzo politico s’impone ed é per questo che anche l’UNESCO partecipa con IDEA alla diffusione di questo messaggio che mira alla pace, alla costruzione dell’essere umano per costruire una società meno egoista ma più « tesa » verso l’altro.

ALCUNI DOCUMENTI VIDEO DEL CONVEGNO

Catherine Tasca presidente di IDEA PARIS 2013

Aurélie Filippetti ministro della cultura francese