VALENTINA SORTE | Ad aprire la nuova edizione di Danae Festival è stata Silvia Gribaudi con due dei suoi ultimi lavori, “What age are you acting? – Le età relative” e “R.OSA – 10 esercizi per nuovi virtuosismi”. Un titolo, il primo, che cade a pennello con la diciottesima edizione del Festival che, al di là della maggiore età sulla carta, conserva ancora il suo sguardo primigenio e la sua curiosità verso nuovi percorsi di creazione e nuovi linguaggi performativi.

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What age are you acting? Le età relative

Da tempo Silvia Gribaudi conduce come performer e come coreografa un lavoro di ricerca sul corpo, in particolare sulle trasformazioni del corpo nel tempo e sulla femminilità over 60 da una parte, e sul corpo femminile e le sue rappresentazioni dall’altra. Queste due performance hanno per protagonisti dei corpi in qualche modo rivoluzionari, se non eretici, per la capacità di superarsi e di andare al di là della propria età anagrafica o del proprio peso specifico.

Il primo spettacolo What age are you acting? nasce da Act Your Age, un progetto europeo di dialogo fra generazioni che indaga sul rapporto che intercorre tra la danza e l’invecchiamento del corpo. In scena compaiono Domenico Santonicola, 68 anni, danzatore ed ex-sottufficiale dell’aeronautica militare, e la stessa Gribaudi, entrambi esposti nella loro nudità e nella loro fisicità. La performance si apre proprio sul contrasto fra il corpo come significante, cioè per come appare nella sua staticità, nelle sue forme e nella sua età biologica, e il corpo come significato, cioè per come al contrario si trasforma attraverso il movimento nell’età che sente di avere. Con una comicità che è tutta sua, la Gribaudi scivola da micro-gesti piuttosto impacciati o giusto accennati a una coreografia energica ma leggera, come le note di Vivaldi che l’accompagnano. Passa dall’uno all’altro e viceversa, in una sorta di risemantizzazione mai finita del suo corpo e della sua fisicità.

Questo insolito viaggio nelle diverse età che ognuno ha dentro di sé si articola su due registri. Uno è quello estremamente ironico e brioso, l’altro è quello più visionario e poetico. Il primo si aiuta spesso con la parola, il secondo si condensa in immagini,  veri e propri quadri. Bellissima è infatti la sequenza in cui Santonicola in una posa atletica si piega a terra e inizia a soffiare su tre piccoli cumuli di polvere bianca, sparsi sulla scena, fino a disseminarli completamente. Segno del tempo che passa e che si dissolve ma anche segno che modella il nostro corpo. Esilarante invece la scena con i cetrioli che vede i due danzatori alle prese con più prosaici trattamenti di bellezza anti-age, alla ricerca di un elisir di eterna giovinezza.

In questo senso Giulia Galvan, che ha curato la drammaturgia, definisce What age are you acting? un valzer di pieni e di vuoti. Tuttavia la dimensione più interessante di questo lavoro è, sulla falsa riga di Derrida, quella della differenza e della sovrapposizione che si manifesta anche nella rilettura del repertorio iconografico della bellezza (e dell’eternità). Da Le déjeuner sur l’herbe o altre citazioni di nudo femminile al Discobolo di Mirone o più in generale all’arte statuaria classica, la Gribaudi si diverte a sovrapporre sulla stessa immagine le imperfezioni e le verità del corpo presente e la perfezione e l’immutabilità del corpo citato, creando nell’occhio di chi guarda un gioco di dissonanza e di ricomposizione.

claudia-marsicanoSicuramente anche R.OSA – 10 esercizi per nuovi virtuosismi chiede allo spettatore lo sforzo di spostare e riconfigurare la propria idea di limite e di confine. R.OSA si interroga in maniera originale e intelligente sui limiti della nostra percezione e sulle possibilità di un corpo al di là della sua fisicità apparente.

Questa volta Silvia Gribaudi rimane dietro le quinte per dirigere una performer altrettanto talentuosa, Claudia Marsicano, in una sorta di one woman show, dissacrante e dirompente. Il lavoro, qui nella sua forma breve, è concepito come una serie di esercizi che scardinano con molta ironia la rappresentazione del corpo femminile per consegnarci attraverso la danza e il canto dei nuovi virtuosismi: una leggerezza altra, una bellezza altra.

Anche qui i riferimenti iconografici sono diversi. Da quelli più evidenti, come ad esempio Botero, a quelli meno, come le icone femminili degli anni ’80 (Jane Fonda, Dolly Parton) o più attuali. La Marsicano da una parte li esalta e dall’altra li rovescia mentre li cita, trascinando il pubblico in questo gioco di spostamenti e rovesciamenti. E’ davvero sorprendente vedere la performatività del suo corpo, il controllo che ha su ogni movimento (anche quando mima con le sole espressioni facciali Toxic di Britney Spears) e la lievità dei suoi gesti.

Una collaborazione veramente interessante quella fra queste due artiste che fa ben sperare per i prossimi due capitoli della trilogia di cui R.OSA fa parte.

 

WHAT AGE ARE YOU ACTING? – LE ETÀ RELATIVE

di Silvia Gribaudi

con Domenico Santonicola e Silvia Gribaudi

drammaturgia Giulia Galvan

musica Alessio Rossato, Rockets Fall on Rocket Falls by Amar – Bryant – Cawdron – Efrim – Norsola – Pezzente – Tellier-Craig – Trudea and Estro, Armonico Concerto N.1 by Antonio Vivaldi

suono Paolo Calzavara

disegno luce Leonardo Benetollo

fotografo Lorenzo Scaldaferro

produzione Act Your Age progetto di dialogo intergenerazionale e dell’invecchiamento attivo verso l’arte della danza, promosso da Centro per la Scena Contemporanea – Bassano del Grappa, Nederlandse Dansdagen-Maastricht, Dance House Lemesos con il sostegno del programma Cultura 2007-2013 dell’Unione Europea

R.OSA – 10 ESERCIZI PER NUOVI VIRTUOSISMI [short version]

Ideazione, regia, drammaturgia e coreografia Silvia Gribaudi

con Claudia Marsicano

assistente drammaturgia Giulia Galvan

fotografie Laila Pozzo

produzione Silvia Gribaudi Performing art, La Corte Ospitale – Rubiera; coproduzione il Granaio Arcene/Qui e Ora Residenza Teatrale, Danae Festival – Milano; collaborazioni Armunia – Castiglioncello, CSC Garage Nardini – Bassano del Grappa, Associazione Culturale Zebra.

Visto a Danae Festival,  26 ottobre 2016 – Teatro Out Off