ANTONELLA D’ARCO | “Eccoli due uomini, due performer, due attori in contatto con loro stessi, in un tempo sospeso, in uno spazio mitico che chiameremo teatro”. Questa è la premessa alla base di Hallo! I’m Jacket! (Il gioco del nulla), di cui Elisa Canessa ha firmato la regia e la drammaturgia. Lo spettacolo, finalista al premio In-Box 2017 e al Kilowatt Festival di quest’anno, è andato in scena al TAN-Teatro Area Nord, sabato 9 e domenica 10 dicembre, per la stagione Teatro Edificante #civadosicuro, ideata da Lello Serao ed Hilenia De Falco.

La compagnia livornese Dimitri/Canessa mette in piedi una scatola della meraviglia, una “magic box”- quello spazio mitico, il teatro – in cui un armadio, due corpi e la voce della regista, un po’ speaker radiofonica, un po’ presentatrice televisiva danno vita allo show. I due performer, Federico Dimitri e Francesco Manetti, affiatati sul palco, si aggirano anche in platea, divertendo molto gli spettatori, attraverso le immagini che la loro cinesica crea.

All’ interno del gioco teatrale, i due attori sono boxeurs, ballerini, campioni di nuoto, svuotati della sostanza creativa e trasformati in sportivi, lottatori coinvolti in una sfida perpetua. Il corpo è iper-mostrato, il contrasto che produce solo distruzione o disfatta personale è servito, come pane quotidiano che alimenta il tubo catodico. Il rimando alla televisione è esplicito, come esplicita è la presa in giro di quel mondo, più ampiamente del mondo contemporaneo, e del teatro contemporaneo, specchio antropologico della società, codificato attraverso l’arte.

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Federico Dimitri e Francesco Manetti in una scena dello spettacolo

L’esibizione, quale volontà di comunicare la propria sensibilità, trascende nell’ esibizionismo; la competizione non consiste più nel superamento dei propri limiti al fine di spingersi oltre per cercare di ottenere le migliori prestazioni, ma diventa superamento, magari, se ci si riesce, eliminazione dell’altro. Saldi principi a cui i due concorrenti del reality teatrale, una sorta di Grande Fratello trasferito sulle tavole del palcoscenico, devono attenersi. L’occhio che li osserva e che a loro impartisce comandi è di Jacket. Tra prove fisiche e comicità alla Benny Hill Show, i due clown cercano d’intrattenere Jacket, attraversando molti dei generi che abitano il teatro.

Passando dalla slapstick alla danza, dal mimo alla clownerie, lo spettacolo di Elisa Canessa è una critica al sistema-teatro, nella sua interezza, ai suoi ruoli e ai suoi meccanismi interni. Usando gli strumenti che lo stesso teatro fornisce agli artisti, la scrittura scenica elabora una narrazione discontinua, che, ad una prima e poco attenta lettura, appare ferma su se stessa e ripiegata soltanto sul senso dell’ironia. È questa la lettura colta dagli occhi di Jacket, deus ex machina e simbolo con cui identificare il pubblico – almeno una parte di esso -. Fagocitatore di risate e d’immagini, alla velocità di un click, disorientato e spaventato davanti a questa performance, Jacket è alla ricerca di un racconto più rassicurante, meno dinamico, più affabulante e più chiaro che si possa interrompere ogni qual volta il suo capriccio lo richieda; una storia che ottenebri i suoi occhi e la sua mente, fino a fargli desiderare che sia meglio addormentarsi sulle parole, anziché svegliare in lui il desiderio di sognare qualcosa di diverso.

HALLO! I’M JACKET!

(Il gioco del nulla)

regia e drammaturgia Elisa Canessa

con Federico Dimitri e Francesco Manetti

disegno luci Marco Oliani

assistenza artistica Stefano Cenci e Giorgio Rossi

co-produzione Compagnia Dimitri/Canessa e Associazione Sosta Palmizi

con il sostegno di MiBACT-Dipartimento dello Spettacolo e Regione Toscana-Settore Spettacolo e Armunia, Festival Inequilibrio