MARGHERITA SCALISE | BAD LAMBS, tra le ultime creazioni di Balletto Civile, vede la luce nel 2017 e si avvalora della compresenza in scena di performers provenienti dai percorsi più diversi. A Michela Lucenti, Maurizio Camilli e Ambra Chiarello, danzatori stabili della compagnia, si aggiungono Simone Zambelli, Emilio Vacca, Natalia Vallebona e tre performer con abilità fisiche differenti: Giacomo Curti, Giuseppe Comuniello e Aristide Rontini.

Ancora una volta Balletto Civile fonde teatro e danza, creando dei momenti di grande intensità e comunicazione. La drammaturgia, di Carlo Galiero, intesse una storia delicata seppur raccontata di ironia: un uomo, Emilio, fa un incidente in cui muore, lasciando anche gli altri passeggeri, suoi amici, con menomazioni fisiche. I tre sopravvissuti, con la compagna e il figlio del morto, si ritrovano a fare i conti con le loro perdite. Ad essi si aggiungono la figura ambigua di un’infermiera e un altro uomo, che ha ricevuto in trapianto proprio il cuore di Emilio. bad lambs 2

In occasione della replica nel festival Da vicino nessuno è normale di Olinda a Milano, ci siamo confrontati con Maurizio Camilli, co-fondatore di Balletto Civile e danzatore in Bad Lambs.

Qual è stata l’idea che ha fatto scaturire lo spettacolo? È nata prima l’intenzione di lavorare sul tema della perdita o prima il desiderio di lavorare sulla disabilità?

Il tutto è nato inizialmente da una commissione del festival Oriente Occidente all’interno del bando europeo Moving beyond inclusion, che prevedeva un lavoro artistico con la disabilità. Dopo alcuni giorni di laboratorio abbiamo incontrato Giacomo, Aristide e Giuseppe e abbiamo pensato che potessero essere le persone giuste con cui intraprendere un percorso insieme. La totale libertà di approccio e di poetica ci ha permesso di spaziare durante le prove, all’inizio. L’idea che è partita da Michela è stata quella di non parlare delle loro disabilità, ma di trovare un tema più universale che raccogliesse e raccontasse le disabilità di ogni essere umano.

È da questa esigenza che siete approdati alla chiamata di un drammaturgo esterno? Dopo tanti spettacoli fondati su scritture interne o a drammaturgie come quelle di Shakespeare, Berkoff, Buchner, compare per la prima volta la penna di Carlo Galiero.

Avevamo già conosciuto Carlo in una fase laboratoriale precedente, ma qui il lavoro è stato di crescita collettiva. Carlo partecipava alle prove e il testo è nato dalle improvvisazioni, dalle idee che man mano uscivano durante il lavoro. La scrittura drammaturgica è stata di grande rispetto verso ciò che ciascuno di noi è, al punto che ha deciso di mantenere i nomi propri di ognuno nonostante in scena siamo evidentemente altri personaggi.

Per quanto riguarda il resto del cast, come si è andato a comporre?

Come compagnia ci piace incontrare e conoscere le persone, ed è stato durante una call dell’anno scorso, dal nome eloquente “Detonazioni”, che abbiamo conosciuto Emilio Vacca, prevalentemente attore, e Simone Zambelli, giovane danzatore. Natalia invece è una danzatrice che abbiamo incontrato nella residenza che teniamo al Teatro della Tosse (n.d.r. nella replica da me vista, a Olinda, Natalia era sostituita da Emanuela Serra, co-fondatrice della compagnia).

Non è la prima volta che lavorate con la disabilità; come avete gestito il percorso in questo caso?

Tutti e tre i performer a modo loro avevano già un percorso di danza alle spalle: Giuseppe ha lavorato con Virgilio Sieni (era il suo Pinocchio), Aristide ha fatto la scuola di danza di Rotterdam mentre Giacomo ha un’associazione a Roma dove insegna e si occupa di Danceability. bad lambs 1Un altro spettacolo che abbiamo fatto con un cast interamente costituito da ragazzi con diverse disabilità è stato Generale!! del 2012, nato da un lungo laboratorio sul territorio di La Spezia. Dopo questa esperienza, abbiamo lavorato in How long is now?, nel 2014, con anziani delle case di riposo in carrozzina, partendo dal desiderio di ridare dignità a una fascia della popolazione generalmente emarginata. Balletto Civile è nato all’interno dell’Ospedale psichiatrico di Udine; l’incontro con le diverse abilità fa parte della poetica della nostra compagnia. Forse proprio la nostra provenienza eterogenea, chi dal teatro, chi dalla danza ci porta a esplorare i limiti di ciascuno: spingere un danzatore a parlare o un attore a seguire una partitura fisica fa parte del nostro gioco.

Teaser di BAD LAMBS

BAD LAMBS

uno spettacolo di Michela Lucenti Maurizio Camilli
coreografia  Michela Lucenti
drammaturgia Carlo Galiero
luci di Stefano Mazzanti
Cinematografia Giorgina Pi/Bluemotion
assistente alla coreografia Giulia Spattini
coproduzione Festival Oriente Occidente, Balletto Civile, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, FuoriLuogo/Centro Dialma Ruggiero

Da vicino nessuno è normale 2018

Olinda, ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini

visto il 10 luglio 2018