img_1645ANTONIO CRETELLA |  “Maneggia saldamente l’argomento, le parole verranno da sé”, era l’ammonimento di uno dei più grandi oratori ed uomini politici di Roma, Cicerone, il quale voleva così sottolineare che qualunque sia il tema da affrontare, bisogna prima conoscerlo con profondità, e solo allora avere l’ardire di parlarne in pubblico con la semplicità e la chiarezza di chi ha le idee ben chiare e ordinate. Fermiamoci quindi ad analizzare la seguente frase, citata testualmente, dell’On. Paola Taverna: “Oggi i centri vaccinali sono similabili a quelli che vengono paragonati i marchi per le bestie”.
Dunque, i locutori di una lingua presentano una competenza di base che consente loro di comprendere, pur non conoscendo nel dettaglio l’errore o gli errori commessi, se una frase è sbagliata o, per meglio dire, “agrammaticale”, cioè non conforme alle regole di costruzione di una frase nella propria lingua. La consapevolezza che la frase “suona male” nasce dal confronto con l’uso quotidiano dei nessi grammaticali e del lessico, sicché una parola fuori posto appare subito tale per un locutore attento, anche se inesperto di grammatica o glottologia. La frase agrammaticale può conservare una significazione comprensibile pur nella costruzione sconnessa dei sintagmi, come quando riusciamo a comprendere le richieste di un bambino ancora incerto sui legami sintattici. Altre volte la frase resta completamente oscura, come appunto quella pronunciata dalla Taverna, la quale, cercando di farne una parafrasi, verrebbe a significare: “Oggi i centri vaccinali sono assimilabili a quei centri a loro volta paragonabili ai marchi per le bestie”. Quindi i centri vaccinali assomigliano a dei centri che assomigliano a marchi per animali. Avete mai visto un ambulatorio a forma di marchiatura delle vacche? Li hanno costruiti durante le avanguardie architettoniche del Novecento? Ora, basandoci soltanto su quanto ci diceva Cicerone sul nesso tra chiarezza espositiva e preparazione dell’oratore, quanto esattamente sa di vaccini l’onorevole Taverna (ed è purtroppo in buona compagnia) è davvero troppo semplice da dedurre.