ILENA AMBROSIO | Venezia, crocevia di merci, lingue e culture. Venezia città d’arte e di cultura. Venezia e la commedia dell’arte, Venezia e la grande musica; Venezia e la danza. E anche Venezia e l’improvvisazione.
Sì, perché dal 2 al 5 maggio 2019 il C.T.R. organizza Improve Festival: il primo festival di improvvisazione d’Italia.
Il Centro Teatrale di Ricerca di Venezia lancia la sfida: l’obiettivo è creare un momento di incontro per scoprire come pensano, creano e vivono artisti provenienti da settori eterogenei. Costruire ponti è l’imperativo.

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Per quattro giorni, musicisti, attori e danzatori potranno discutere e confrontare le proprie tecniche creative grazie a un laboratorio di improvvisazione con nomi d’eccellenza provenienti dalle varie discipline.
Tre maestri di chiara fama metteranno a disposizione le proprie competenze e la loro passione per accedere all’arte di quello che inizia e finisce nel momento presente, l’arte dell’inaspettato: un unico laboratorio, lungo tre giorni, per ascoltare e ascoltarsi, coordinato da tre pedagoghi che faranno dei loro strumenti un gioco per permettere ai partecipanti di capirsi e aprirsi in libertà.
Armand Deladoey, attore e pedagogo, sviluppa tutta la propria interpretazione del testo a partire dall’analisi del movimento. Egli ritiene che il ritmo e la musica siano al centro dell’opera dell’attore.
Gabriela Morales, pedagoga somatica e performer di contact dance, è discepola di Patricia Stokoe (senso-perception) e Ana Itelman (improvvisazione e composizione).
Giovanni Mancuso insegna al conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Vincitore di numerosi premi di composizione internazionale, annovera, tra le sue numerose collaborazioni, anche quella con la Biennale Danza.

Il programma inizierà giovedì 2 maggio con una tavola rotonda, mediata da Daniele Goldoni, professore di quiescenza all’università Ca’ Foscari di Venezia, e proseguirà venerdì, sabato e domenica con laboratori lunghi tutta la giornata, seguiti da performance serali.
Giovedì sera Laura Moro e Matteo Cusinato dialogheranno attraverso la danza e la musica utilizzando la multimedialità come matrice stessa della creazione.
Venerdì Mirko Trevisan, regista-clown, metterà in scena uno spettacolo con protagonista il pubblico, a cui seguirà un’improvvisazione musicale di Attilio Pisarri (chitarra) e Francesco Ganassin (clarinetto).
Sabato sera due momenti distinti di improvvisazione teatrale, selezionati grazie a una call del festival, firmati Simo Tapani Mononen e Compagnia Cambio Scena, anticipano una jam di contact dance con la musica di Duccio de Rossi (tromba) e Paul Mazzega (batteria).
Domenica si chiude in bellezza con una festa che sarà una grande jam di improvvisazione di gruppo.

La novità e la scommessa di Improve Festival riguardano, allora, la commistione di tre diversi stili e generi che si intersecano contemporaneamente, in un grande momento di collaborazione umana e professionale.
Lo scopo del C.T.R., infatti, è anche quello di creare rete nazionale e internazionale per future collaborazioni tra artisti e festival del contact e dell’improvvisazione.
L’Italia ha le competenze, la tradizione e il materiale umano per potersi aprire a un dialogo artisticamente fruttuoso con l’estero. Venezia e il C.T.R. vogliono aprire questo canale per un’arte di frontiera come l’improvvisazione.

 

IMPROVE FESTIVAL
C.T.R., Venezia
2 – 5 maggio 2019