RENZO FRANCABANDERA | Non c’è dubbio che vedere Piazza Maggiore a Bologna, ripopolata di centinaia di ragazzi, tornare ad essere luogo di pensiero della politica è stata un’emozione. Pochi giorni dopo l’inizio dell’allentamento delle restrizioni è stato possibile portare finalmente in piazza l’esito pubblico di Politico Poetico, un progetto del Teatro dell’Argine, parte di Così sarà! La città che vogliamo, realizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione, promosso da Comune di Bologna, e cofinanziato dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020. Il progetto si compone di tre momenti, due dei quali hanno visto protagonisti i giovani e la città nel weekend di metà Maggio.

Il primo è stato la grande performance pubblica Speakers’ Corners del 16 Maggio: 100 cassette di legno hanno riempito Piazza Maggiore per rappresentare simbolicamente i palchi da cui gli oltre 500 protagonisti del progetto hanno idealmente fatto sentire la loro voce. Più di 400 progetti scritti, nati in questi mesi di lavoro svolto in classe e in DAD con gli operatori del Teatro dell’Argine, sui temi dell’agenda 2030. Proposte concrete su viabilità, cura dei beni comuni, parità dei diritti, trasporti, economia circolare, consumo etico, accoglienza, energie rinnovabili, lotta alle disuguaglianze, ecologia e su decine di altri temi ritenuti prioritari dagli studenti per costruire una città più sostenibile, equa e inclusiva.

È seguito, il 17 Maggio, Il Parlamento incontra la città, Cinque lettere pubbliche alle istituzioni, ospitato all’Arena del Sole e di cui è possibile trovare registrazione sui canali social di Teatro dell’Argine: cinque dei 25 delegati, in rappresentanza degli oltre 500 partecipanti al progetto, hanno presentato cinque lettere alla città. Davanti a una platea composta da istituzioni, imprese, scuole e tutta la cittadinanza è stata data voce a cinque visioni di futuro, proposte per la città di domani, in linea con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, relative ai cinque temi principali (Ambiente, Lavoro ed Economia, Disuguaglianze, Città e Comunità, Pace e Giustizia),

L’atto conclusivo si terrà a metà Giugno: dal 18 al 27 giugno 2021 andrà poi in scena Il Labirinto, spettacolo post-teatrale in realtà virtuale pensato dal Teatro dell’Argine sulla scorta delle suggestioni raccolte dal lavoro di questo ampio periodo con i ragazzi. Uno spettacolo intenso e forte, che sarà fruito da uno spettatore per volta, il quale verrà catapultato nel mondo visto dagli occhi di un adolescente.

Abbiamo intervistato Andrea Paolucci e Michela Casalboni del Teatro dell’Argine.