RENZO FRANCABANDERA | Il panorama teatrale contemporaneo, in risposta ai rapidi mutamenti del sistema produttivo e alle nuove domande poste dalla scena artistica, richiede interpreti e creatori dotati di competenze trasversali. In questo contesto, la Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di Emilia Romagna Teatro (ERT) da alcuni anni propone pratiche e occasioni di pedagogia teatrale applicata, con una proposta formativa innovativa che si pone l’obiettivo di contribuire a far nascere e sviluppare il potenziale di artiste/i capaci di affrontare le sfide della scena contemporanea. Con la direzione di Valter Malosti, la scuola si distingue per la capacità di unire tradizione e sperimentazione, ponendo al centro del processo educativo la figura dell’artista come interprete, creatore e ponte tra diverse discipline. L’approccio pedagogico della Scuola si distingue per la sua interdisciplinarità e per la capacità di combinare la ricca tradizione teatrale con le esigenze del presente. I workshop rappresentano lo strumento pedagogico principale, concepiti come cantieri di sperimentazione continua in cui gli studenti possono applicare immediatamente le conoscenze acquisite. L’idea di “cantiere” riflette l’approccio dinamico e interdisciplinare che caratterizza la scuola, ponendo l’accento sul dialogo critico e sul confronto diretto con i docenti e i compagni di corso.
È proprio in questo quadro che nasce il corso Drammaturgie: variazioni autobiografiche, volto a formare autori e autrici in grado di esplorare l’autobiografia come strumento creativo. L’obiettivo principale è superare i limiti dell’autoreferenzialità, permettendo agli allievi di raggiungere una dimensione universale attraverso il loro lavoro. La formazione è basata su un approccio maieutico che valorizza la creatività individuale, stimolando il dialogo e la sperimentazione e favorendo una relazione attiva tra gli studenti e i maestri che li guidano. Il corso si sviluppa attraverso un articolato percorso formativo che alterna workshop pratici, progetti individuali e lavori collettivi. Le attività proposte includono la scrittura di testi originali, l’adattamento di opere preesistenti e la collaborazione con attori, offrendo agli studenti l’opportunità di sviluppare una voce personale e di integrare la scrittura drammatica con la dimensione performativa. Le docenti che cureranno il corso sono Angela Dematté e Francesca Garolla svolgono un ruolo fondamentale come curatrici del corso.

Angela Dematté, drammaturga e attrice di riconosciuto valore, è da anni presente sulla scena italiana e non solo con i suoi testi, e ha vinto diversi prestigiosi premi per le sue opere, tra cui il Premio Riccione per il Teatro. Francesca Garolla, autrice e regista di grande esperienza, una delle figure che aveva contribuito alla storia del glorioso Teatro i di Milano, porta al corso un bagaglio culturale e creativo caratterizzato da un’attenzione particolare per le tematiche contemporanee e per la sperimentazione di nuovi linguaggi teatrali. A queste due figure si affiancheranno con l’andare del workshop artisti di rilievo come Carmelo Rifici, regista internazionale e direttore artistico del LAC di Lugano oltre che responsabile della Scuola del Piccolo Teatro di Milano, docente apprezzato per la sua visione e metodologia pedagogica; Liv Ferracchiati, noto per il suo lavoro capace di esplorare tematiche identitarie; Carlotta Corradi, drammaturga che si distingue per la forza e l’attualità dei suoi testi; Tindaro Granata, autore e attore che combina tradizione e innovazione; e Riccardo Favaro, giovane talento della scrittura teatrale. A loro si aggiungerà con le sue incursioni trasversali la docente e critica Angela Albanese, dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Il tema dell’autobiografia è centrale nel corso e viene affrontato come un mezzo per esplorare l’esperienza individuale e collettiva. Seguendo gli spunti di Angela Dematté e Francesca Garolla, l’autobiografia verrà affrontata non come espressione autoreferenziale, ma come strumento per raccontare l’altro attraverso sé stessi. Questo approccio consente di superare la visione individualistica della creazione artistica, radicando la scrittura drammaturgica in un contesto culturale e sociale più ampio e promuovendo una narrazione che aspiri all’universalità.
La Scuola Iolanda Gazzerro propone questo modello di alta formazione a titolo gratuito, fatto eccezionale e reso possibile grazie a Emilia Romagna Teatro Fondazione. Scuola Internazionale di Alta Formazione Teatrale Iolanda Gazzerro 2025 – Rif. PA 2024-23068/RER, è finanziata con risorse del Programma Fondo sociale europeo Plus 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna, approvato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 2287 del 09/12/2024. Questo elemento non rappresenta solo un incentivo economico, ma è un segno dell’impegno concreto verso la democratizzazione dell’accesso alle professioni teatrali. La scuola si pone come un luogo inclusivo e accessibile, offrendo ai partecipanti l’opportunità di acquisire competenze altamente qualificate e di inserirsi in modo competitivo nel mercato del lavoro teatrale. L’internazionalizzazione e la sensibilità verso i linguaggi contemporanei sono ulteriori elementi distintivi, che arricchiscono il percorso formativo e lo rendono particolarmente adatto alle esigenze della scena teatrale attuale.

Il programma del corso si conclude con un reading collettivo, curato da Angela Dematté e Francesca Garolla, in cui vengono presentati brani dei testi creati dagli studenti. Questo evento rappresenta non solo un momento di condivisione pubblica, ma anche un’opportunità per gli allievi di confrontarsi con il pubblico e di mettere alla prova le competenze acquisite in un contesto professionale. Attraverso un approccio interdisciplinare, maieutico e innovativo, la Scuola conferma una centralità nella pedagogia teatrale, per formare una nuova generazione di artisti consapevoli e versatili, pronti a trasformare il teatro in uno spazio di continua evoluzione culturale e personale.
Il corso prevede l’ammissione di massimo 12 partecipanti. Possono accedere al corso autrici/autori, drammaturghe/i, così come attrici/attori e registe/i con un particolare interesse per la scrittura drammaturgica, che:
– abbiano compiuto diciotto anni di età al momento dell’avvio del percorso formativo;
– siano dotate/i di titolo di istruzione secondaria quinquennale o equipollente;
– dichiarino di avere la residenza o il domicilio sul territorio della Regione Emilia-Romagna;
– abbiano pregresse documentabili esperienze formative o professionali in ambito teatrale o, più specificatamente, drammaturgico.
Alle/i partecipanti, se stranieri, è richiesta un’ottima conoscenza della lingua italiana.