ELENA SCOLARI | Il teatro italiano sta vivendo un momento di profonda trasformazione nel rapporto tra parola e corpo, tra drammaturgia testuale e fisica. In questo contesto si inserisce con grande tempismo il nuovo corso di Alta Formazione in Drammaturgia Fisica (link al regolamento) promosso da Emilia Romagna Teatro Fondazione sotto la direzione di Valter Malosti che ha affidato questo importante progetto pedagogico a Michela Lucenti.
Il corso Le parole del corpo si svolgerà a Modena tra maggio e ottobre 2025 e rappresenta una risposta concreta al bisogno di esplorare le connessioni tra danza e teatro, partendo dal corpo come elemento centrale della creazione artistica contemporanea. È significativo che questa iniziativa nasca dall’ascolto delle esigenze di una nuova generazione di artisti che considerano il corpo il principale strumento della propria ricerca espressiva ma che sentono la necessità di superare i confini tradizionali tra le discipline performative.
La scelta di Michela Lucenti come guida del percorso non è casuale. La sua esperienza artistica, che attraversa il teatro-danza di Pina Bausch, il metodo Grotowski e culmina nella fondazione di Balletto Civile, incarnano perfettamente questa tensione verso un linguaggio scenico ‘totale’. Il suo recente Premio “Ada D’Adamo” per la ricerca e l’inclusività dei linguaggi conferma la validità di questo approccio multidisciplinare.
Particolarmente interessante è la struttura del corso: 760 ore di formazione intensiva, di cui 216 dedicate al project work autonomo. Questo equilibrio tra apprendimento guidato e sperimentazione personale permetterà ai 15 partecipanti selezionati di sviluppare una propria voce artistica, pur beneficiando dell’incontro con maestri di calibro internazionale come Emio Greco, CollettivO CineticO/Francesca Pennini, Sotterraneo e l’Accademia Mobile di ICK Dance Amsterdam, artisti che rappresentano generazioni e approcci alla scena diversi, offrendo agli allievi una panoramica ricca e variegata delle possibilità espressive contemporanee.
Il modello pedagogico proposto, che alterna momenti di formazione intensiva a periodi di ricerca autonoma, riflette le migliori pratiche internazionali nel campo della formazione artistica avanzata, e risulta capace di rispondere alle sfide di un settore in rapida evoluzione e di un pubblico sempre più esigente e diversificato.
L’Emilia-Romagna si conferma, dunque, territorio d’avanguardia nella formazione teatrale. È una regione che si distingue per la capacità di coniugare tradizione e innovazione sostenendo progetti formativi che guardano al futuro.
In un momento in cui il sistema teatrale italiano sta cercando di rinnovarsi, anche in risposta alla crisi post-pandemica e alla necessità di intercettare nuovo pubblico, la formazione di artisti capaci di padroneggiare diversi linguaggi diventa strategica. Il corso si propone, infatti, di formare professionisti in grado di rispondere alle esigenze di un mercato teatrale in evoluzione, in cui le produzioni ibride e multidisciplinari stanno guadagnando sempre più spazio nei cartelloni dei teatri.
La presenza nel corpo docente di studiosi come Elisa Guzzo Vaccarino e Stefano Tomassini garantisce, inoltre, un solido inquadramento teorico, necessario per comprendere il contesto storico e culturale in cui si inserisce la ricerca sulla drammaturgia fisica. Questo aspetto è particolarmente rilevante in un Paese come l’Italia, dove la riflessione teorica sul teatro-danza e sulle forme ibride di spettacolo è stata a lungo marginale rispetto ad altri Paesi europei.

La gratuità del corso, resa possibile dal finanziamento del Fondo sociale europeo Plus 2021-2027 di Regione Emilia-Romagna, rappresenta un’opportunità preziosa per i giovani artisti che potranno concentrarsi esclusivamente sulla propria crescita professionale. Il processo di selezione che possano partecipare anche i candidati più giovani (18-20 anni), tramite una lettera di referenza di un maestro, aprendo così le porte anche ai talenti più precoci.
La collaborazione con istituzioni come il Teatro Comunale di Modena, la Fondazione Nazionale della Danza e il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, garantisce inoltre un’apertura verso il territorio e il sistema teatrale nel suo complesso, creando potenziali sbocchi professionali per i partecipanti.
Questo corso si configura quindi come un laboratorio di ricerca sul futuro delle arti performative, dove le inquietudini creative dei giovani artisti potranno trovare non solo gli strumenti tecnici per esprimersi ma anche un senso di comunità e condivisione. La prevista dimostrazione pubblica finale – inserita nella programmazione di ERT o del programma Carne – conferma la volontà di creare un ponte concreto tra formazione e produzione, tra ricerca e confronto con il pubblico.
Emilia Romagna Teatro Fondazione realizza l’operazione Masterclass per la Scena Contemporanea 2025 – Rif. PA 2024-23069/RER, finanziata con risorse del Programma Fondo sociale europeo Plus 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna e approvata con Deliberazione di Giunta regionale n. 2287 del 09/12/2024
INFO
Tel 059.214039
iscrizioni.scuola@emiliaromagnateatro.com