RENZO FRANCABANDERA | Dance Mania è il titolo scelto per la Stagione di danza 2012/13, quarta alla Lavanderia a Vapore – Centro di eccellenza per la danza di Collegno, un’efficace sintesi della passione del BTT per la danza e della volontà di proporre quest’arte ad un pubblico sempre più ampio. Dodici appuntamenti con compagnie e artisti nazionali e internazionali, astri nascenti del panorama coreutico e punte di diamante della scena mondiale.
Ne abbiamo chiesto a Matteo Levaggi, responsabile artistico di questo luogo magico, dopo il concerto del 6 dicembre di Michael Nyman, il Balletto Teatro di Torino, l’Ensemble Sentieri Selvaggi e l’Elise Hall Saxophone Quartet in un unico, straordinario spettacolo pensato e firmato per la coreografia, da Matteo Levaggi e prima dell’esibizione, prevista per il 20 pv di Megakles Ballet/Petranura Danza, compagnia catanese che porta in scena Ma-Shalai (20 dicembre), la dolce e selvaggia poesia siciliana con un tocco di ironia e di piacere.
In questi anni l’ex Lavanderia si è proposta come un centro di proposta culturale per la danza e le arti performative di calibro internazionale. Gli eventi di questi giorni ne sono testimonianza. Cosa ha permesso questo mix di sensibilità glocal? Quali sensibilità governano e indirizzano la vostra attività culturale?
L’interesse principale nella scelta delle compagnie presenti in stagione, è indirizzato verso quei coreografi che fanno della danza, della coreografia la loro prima materia di espressione. Dunque coreografi interessati al movimento, alla dinamica del corpo nello spazio, allo scorrere del tempo. Insomma, capaci di raccontare anche senza narrare una storia, ma creando una poetica coreografica personale e incisiva.
Come si è evoluto in questi anni il vostro lavoro? Qual è il ruolo avuto delle sponsorship private in questo? Può farci qualche nome?
Negli anni a partire dall’acqua LAURETANA, gli sponsor privati si sono accorti che qualcosa di interessante accadeva, che avevamo un pubblico e che avvicinandosi a noi potevano garantire con il loro contributo la buona riuscita degli spettacoli. Non ultima la sponsorizzazione di  Habitare&Karimedica per la serata Nyman.
E che rapporto avete con pubblico e territorio?
Direi che il pubblico è ancora in fase di formazione, quindi un rapporto in costruzione. La danza, a meno che non si tratti di balletto classico fatto in teatri di tradizione, di fenomeni commerciali o molto visibili a livello dei media è ancora indietro rispetto al teatro . La cosa interessante però è vedere che quando il pubblico va via da teatro, ha il sorriso e la voglia di tornare.
Quali sono gli eventi che ritiene interessante segnalare nel prossimo futuro che coinvolgeranno la struttura?
Sicuramente la prossima produzione del BTT firmata da me come coreografo,Sexxx, che vuole essere un’istantanea cosa è la danza oggi e che direzione deve prendere per continuare a vivere come forma d’arte. Sarà una coreografia potente e molto danzata (ci saranno le punte sia per donne che per uomini). Inoltre a maggio avremo Louise Lecavalier, star, negli anni 80, dei canadesi La La Human Steps e ancora oggi grande coreografa e danzatrice (uno degli ultimi lavoro che Nigel Charnock  ha creato è stato proprio per Lecavalier) Riuscite ad avere un orizzonte di programmazione pluriennale? State già guardando avanti?
Assolutamente! Con idee ambiziose e non solo per la danza.