RENZO FRANCABANDERA | Il 13 marzo è data emblematica per il mondo del teatro, il giorno in cui nel 2020, in tutto il mondo, i teatri hanno dovuto chiudere le porte al pubblico. Ad un anno di distanza sabato 13 marzo 2021, in 200 teatri di 43 Paesi, tra cui, l’Italia con il Teatro delle Muse di Ancona, presenteranno al pubblico lo spettacolo che ha reso celebre il drammaturgo iraniano Nassim Soleimanpour: White rabbit/red rabbit. Nel giorno che ricorda la più lunga chiusura dei teatri della storia moderna Nassim Soleimanpour e la sua casa di produzione Aurora Nova di Berlino hanno deciso di creare un evento globale concedendo gratuitamente i diritti di presentazione dello spettacolo a teatri sparsi in tutto il pianeta. Marche Teatro è il partner italiano di questa operazione.

L’iniziativa vuole infondere speranza in un momento di grande incertezza e isolamento attraverso uno spettacolo che è prova tangibile di come la creatività sia in grado di sconfiggere le avversità. Lo spettacolo si svolgerà dal vivo nei Paesi dove è finalmente consentito e online  laddove i teatri sono ancora chiusi.
In Italia lo spettacolo sarà rappresentato sul palcoscenico delle Muse, a causa delle disposizioni vigenti, senza il pubblico in sala che sarà invece connesso online sulla piattaforma Zoom e l’interprete scelto per la serata è l’attrice Petra Valentini, che, affronterà il testo senza conoscerne il contenuto. Una prova difficile che ha già visto in Italia mettere alla prova le capacità di tenere la scena in improvvisazione, di mattatori della scena nazionale.

Un’esperienza unica condivisa che avverrà nello stesso orario (le ore 20) in ogni parte del mondo, producendo dall’Europa all’Australia una moltitudine di spettacoli che si susseguiranno nel corso di 24 ore, davanti al pubblico in sala o su schermo creando un’unica immensa comunità teatrale.

Abbiamo intervistato il direttore di Marche Teatro, Velia Papa.

Velia che importanza pensi possa avere una concomitanza come questa in così tanti teatri nel mondo, che portano in scena tutti la stessa cosa, come d’altronde questo format rende possibile?

Credo che in questo momento sia molto importante connettersi anzi direi sintonizzarsi con altre persone e  attraverso questo lavoro sarà possibile sentirsi parte di una grande comunità teatrale che attraversa Paesi, lingue, culture, tutti insieme impegnati alla stessa ora locale (le 20 ) a partecipare, dal vivo o su schermo, allo stesso spettacolo riempiendo di teatro  il Pianeta, nell’arco di 24 ore, con un testo che,  anche attraverso  la vicenda personale dell’Autore, simboleggia la strada per la conquista della libertà non solo fisica ma anche di espressione e di pensiero.

Siete il solo partner italiano dell’evento. Perché proprio Marche Teatro? 

Nassim Soleimanpour è stato ospite del nostro teatro nel 2018 con Nassim il suo secondo lavoro ancora più autobiografico del precedente che ha visto susseguirsi, nelle diverse serate,  cinque  attori legati  alla nostra attività (Marco Baliani, Arturo Cirillo, Lella Costa, Lucia Mascino, Neri Marcorè). Abbiamo quindi potuto approfondire la conoscenza di questo artista così singolare e ci siamo ripromessi di restare in contatto. Inoltre siamo da tempo attenti a tutto ciò che accade fuori dai nostri confini e i nostri colleghi stranieri sanno che abbiamo una certa rapidità di risposta e capacità di attuazione che, in questo caso, sono stati elementi decisivi in quanto la proposta di partecipazione a questo evento è arrivata solo da pochi giorni.

Riesci a vedere la fine di questo periodo oscuro per l’attività teatrale? Cosa sta facendo e cosa farà Marche Teatro nei prossimi mesi?

Se non fossimo ottimisti non potremmo trovare lo slancio necessario e la creatività per andare avanti.  Abbiamo fatto di necessità virtù ed abbiamo anche imparato tante cose come, per esempio,  a non dare niente per scontato  e a  non adagiarsi sulla routine che, a volte, domina il lavoro di  programmazione teatrale. Quindi, con maggiore impegno di prima, abbiamo dato sfogo alla creatività per trovare modalità diverse di proposta del lavoro di produzione artistica che non fossero solo le soluzioni di live streaming, una strada che comunque abbiamo imboccato già a giugno scorso. Appena sarà consentito apriremo le porte del teatro con una mostra dedicata a Romeo Castellucci e alla Societas Raffaello Sanzio dal titolo Attore il tuo nome non è esatto. La mostra è una delle iniziative di avvicinamento alla prossima edizione del Festival Inteatro  prevista dal 4 al 13 giugno 2021 che speriamo di poter realizzare in presenza o, nel caso non fosse possibile, sarà comunque  trasmessa sulle piattaforme video.

 

 

Lo spettacolo è gratuito e prevede interazione con il pubblico.
Durata da 50 a 70 minuti. L’accesso è gratuito.
Per partecipare è necessario prenotare qui e compilare il form
https://www.marcheteatro.it/white-rabbit-red-rabbit-form/
Alla ricezione del form verrà inviato automaticamente il link per la diretta.
Per ulteriori informazioni scrivere a info@marcheteatro.it