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REDAZIONE | Ed eccoci come tutti gli anni a proporre i nostri nomi per il premio assegnato dalle testate web, un premio che quest’anno dovrebbe dare, tra l’altro, ai vincitori la possibilità di replicare i propri lavori in un contesto prestigioso e di visibilità. Ecco perché abbiamo scelto realtà che di visibilità hanno bisogno.
Condividiamo molti dei nomi che i nostri colleghi in questi giorni stanno facendo, ma abbiamo adottato la filosofia di segnalare il bello che fatica ancora a farsi notare, il bello timido, non sfacciato, o di periferia.

E in un mondo in crisi, di opportunità sempre più ridotte, speriamo che questo approccio sia condiviso anche dagli altri, nel momento di decidere.
Abbiamo anche scelto un progetto Europeo, perché pensiamo che di Europa, quella vera, ci sia molto bisogno. Moltissimo.

– Spettacolo/Compagnia:

The Stranger – di Daniele Bartolini/DLT
– per la capacità di intercettare il teatro del futuro ripartendo dalle sue radici primigenie: l’attore a contatto – diretto – con il pubblico. Un percorso di scoperta di vita per spettatore solo, immerso nella quotidianità di una camminata per ‘stazioni’ fuori dall’ordinario. Lo spettacolo non c’è, o meglio sei tu stesso.

Esilio – la scrittura e il teatro della Piccola Compagnia Dammacco
– per la capacità della Piccola Compagnia composta da Mariano Dammacco e Serena Balivo di proporre una scrittura letteraria e teatrale ordita su una cifra particolarissima, che non ha simili nel panorama teatrale italiano. Si tratta di un talento, quello di Dammacco e della sua alterità scenica, che in questi anni ha cercato, anche faticosamente, una propria identità piuttosto che cedere al facile del linguaggio. Il risultato è felice ed in costante crescita da anni.

Portobello never dies e Letizia Forever – Rosario Palazzolo
– drammaturgo e regista, Palazzolo è autore dalla poetica organica, matura, complessa, capace di declinare la tradizione letteraria e teatrale siciliana in una contemporaneità espressionista e sofferente, che guarda e fa guardare negli occhi le incertezze e le fragilità di tutti.

– Organizzazione/Progetto
Fabulamundi – Playwriting Europe
–  per la capacità di questo network di artisti, enti, teatri e festival, nato nel 2013, di sondare e promuovere sguardi altri sulla drammaturgia contemporanea europea. Perché l’Europa è una possibilità se tutti la guardiamo come tale, rendendola parte organica di quanto avviene in ogni nazione.

– Comunicazione
Festival di Chiusi
– una proposta eclettica capace di comunicare con il territorio, con i giovani osservatori del teatro e con i fautori di questa arte, dai maestri alle nuove generazioni. Una comunicazione del fare più che dell’apparire, che lascia traccia e memoria in chi vive l’esperienza.