VALENTINA SORTE| Durante Y Generation Festival due sono stati i lavori che hanno incarnato l’esigenza di sperimentare nuovi modi di comunicare con le nuove generazioni e di facilitare una comunicazione intergenerazionale attraverso i linguaggi della danza.

fabulesu.jpgIl gruppo belga fABULEUS con DECLARATION OF LOVE  e la Compagnia Abbondanza/Bertoni I BAMBINI con DUEL_TERZA GENERAZIONE aprono in effetti delle nuove prospettive per la danza per/con ragazzi perchè riescono a instaurare una vera dialettica “intra” e “intergenerazionale, dentro e fuori la scena:  tra un pubblico anagraficamente poco connotato (giovani e adulti) da una parte, e una scena anagraficamente molto connotata (bambini e ragazzi) dall’altra, nella convinzione che un’opera artistica possa parlare anche attraverso i loro corpi.

La compagnia fABULEUS che lavora ormai da 20 anni con e per i ragazzi, nello sviluppo del loro talento e nel potenziamento di un pubblico giovane, riesce a regalare un lavoro molto godibile e di qualità, capace di accattivare e coinvolgere una platea molto eterogenea grazie all’attualità dei linguaggi utilizzati, non solo per quanto riguarda i movimenti in scena ma anche nella scelta delle musiche e nell’uso della voce.

DECLARATION OF LOVE è un lavoro disorientante e dirompente, un’ode sui generis al teatro e al suo pubblico. Prende le mosse da Insulti al pubblico di Peter Handke ma lo rovescia in un’insolita dichiarazione d’amore. La riscrittura ad opera di Magne van den Berg, con la consulenza drammaturgica di Peter Anthonissen, è senz’altro originale.

L’inizio è molto riconoscibile. Su uno sfondo verde e piuttosto accesso, al punto di essere quasi fastidioso, sei giovani performer (Allen Assi, Bastien Bodarwé, Siska Bouwen, Laetitia Janssens, Stephanie Peeters e Jonas Vermeulen) attendono il pubblico e lo scrutano dietro le aste dei loro microfoni, dichiarando che non succederà nulla. Poi però inizia un corteggiamento spiazzante a ritmo di beatbox e a passi di danza che sfocia in una inattesa dichiarazione d’amore, rivolta prima a tutta la platea e poi a singoli spettatori, necessario completamento dell’azione scenica.

Non mancano colpi di scena: l’invasione della sala da parte dei giovani attori e viceversa “l’invito” al pubblico a occupare lo spazio scenico; improvvisi e brevi rovesciamenti d’umore, fino al difficile congedo finale che mette a dura prova entrambi, attori e pubblico. Difficile come lo è qualsiasi distacco fra chi ha vissuto un’esperienza comune.

Fortunatamente lo spettacolo non perde mai a sua leggerezza, nemmeno nei momenti più “drammatici”, e alterna parti più coreografiche – curate da Nicole Beutler – a parti più musicali del dj e compositore Gary Sheperd, al limite di un concerto pop.

abbondanza-bertoni-5Diversi invece i codici e i segni sviluppati in Duel_Terza generazione, e più in generale nel progetto  I BAMBINI della Compagnia Abbondanza/Bertoni che è l’esito del percorso poetico-pedagogico di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni.

L’educazione al movimento condotta da A/B attraverso il linguaggio del teatro e della danza nasce dalla consapevolezza che il corpo è un apparato simbolico e culturale, una “interfaccia sensibile che permette e determina la relazione con gli altri e con il mondo”. Per questo l’attenzione educativa al rapporto che i piccoli hanno con il loro corpo, come lo sentono e come sanno utilizzarne le risorse, è per i due artisti un aspetto fondamentale.

Lo si vede in Terza Generazione, l’ultimo capitolo di una trilogia, Duel, liberamente ispirata al libro della Genesi. Tre atti autonomi e indipendenti tra di loro, identificabili in tre tipologie di umanità. Tre diverse e successive generazioni. La terza è appunto affidata alla Compagnia Abbondanza/Bertoni I BAMBINI, composta dai giovanissimi Tobia Abbondanza, Naima Fiumara, Matilde Laezza, Emily Manica, Giacomo Manica, Agata Pavani, Filippo Sacchetti, Petra Targher e Gianmaria Uccia.

L’episodio di riferimento è il Diluvio Universale ma questa volta l’Arca di Noé è popolata da una ciurma di bambini pronta scendere nuovamente sulla terraferma per far nascere nuova vita. Potenti e pulite le immagini scelte per dipingere col gesto e col movimento un’umanità che sopravvive a se stessa e si moltiplica. I nove giovani performer si sdoppiano nelle bambole che mettono e portano in testa, componendo una coreografia di grande effetto che esalta quest’idea di moltiplicazione sulle leggere note de “Il giardino armonico” di Vivaldi.

E’ l’umanità che contiene il seme di se stessa: “Adamo è mio padre, sono io ed è mio figlio”. Tutto è immerso nel gioco e nella leggerezza, in un sapore antico ma pieno di rinnovamento anche quando i piccoli rappresentanti di questa nuova umanità devono confrontarsi con un’entità trascendente, la scultura lignea di Adolf Vallazza. Un totem circolare simbolo di alterità.

La loro danza si plasma intorno a questa enorme opera che mette in relazione il soggetto con l’oggetto, l’opera materica/lignea e l’opera umana/biologica. Un totem da contemplare ma anche da conquistare, e da cui guardare e guidare l’era che verrà. Non poteva esserci immagine migliore per chiudere il cerchio di Y Generation Festival.

Visti a Y GENERATION FESTIVAL 6-7-8-9 ottobre 2016, Trento

DECLARATION OF LOVE

Compagnia fABULEUS (Belgio)

concept e regia Nicole Beutler, Magne van den Berg

testo Magne van den Berg basato su Publikumsbeschimpfung di Peter Handke

drammaturgia Peter Anthonissen

con Allen Assi, Bastien Bodarwé, Siska Bouwen, Laetitia Janssens, Stephanie Peeters en Jonas Vermeulen 

movimenti Justa ter Haar

musica Gary Shepherd

allestimento scenico Timme Afschrift

costumi Dorine Van Autreve

produzione fABULEUS & NBprojects

DUEL_TERZA GENERAZIONE

Compagnia Abbondanza e Bertoni I BAMBINI

regia Michele Abbondanza

ideazione e coreografia Antonella Bertoni e Michele Abbondanza

con Tobia Abbondanza, Naima Fiumara, Matilde Laezza, Emily Manica, Giacomo Manica, Agata Pavani, Filippo Sacchetti, Petra Targher, Gianmaria Uccia

scultura Adolf Vallazza

luci Andrea Gentili

costumi Antonella Bertoni

produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni

coproduzione Bolzano Danza – Tanz Bozen