villaggio d'artista meina giorno due-00RENZO FRANCABANDERA | Fermo restando il fatto che il soggetto pubblico resta in forma determinante il baricentro decisionale e il fulcro per la promozione dell’attività culturale su un territorio, esistono sicuramente tentativi di azione e promozione che cercano di superare l’occasionalità dell’incontro estivo, sviluppando promozione ed educazione al sensibile sul territorio di più lungo termine.

Siamo stati invitati alcuni giorni fa a respirare l’atmosfera di Villaggio d’artista, una tre giorni di studio e presentazione di progetti d’arte e pensiero, tenutasi in diversi luoghi del borgo di Meina (NO), sul Lago Maggiore. L’idea nasce con presupposti quasi utopici di convivenza sociale e naturalistica dove artisti, performer, danzatori e cittadini, in nome della valorizzazione di un’identità transfrontaliera (riconosciuta o da riconoscere), si sono incontrati per partecipare ad eventi e dimostrazioni artistiche, a laboratori e incontri.
Villaggio d’artista è un progetto dal potenziale senz’altro più ampio, di PerCorpi Visionari a cura di Antonella Cirigliano con Rodrigo Boggero e Laura Vignati, finanziato grazie al contributo del PO di Cooperazione Transfrontaliera Italia – Svizzera e dell’Unione Europea e al sostegno di Regione Piemonte e Canton Ticino. Si tratta quindi di un progetto di cooperazione territoriale (e già questa appare una soluzione interessante che prova ad andare oltre la logica del campanile) dal quale sono nati spettacoli, sculture, istallazioni, performances, danze e progetti site-specific degli artisti in residenza, poi aperti al pubblico il 25-26 e 27 luglio 2013 dalle h 17 alle 22, in numerosi spazi cittadini, urbani e rurali. Anche la dimensione “eccentrica” fuori quindi dal contesto metropolitano è un altro elemento che forse non genera grandi ricchezze, ma può fornire possibilità e un nuovo pubblico che invece nelle città è già stimolato.
Il moto artistico che anima la direzione di Villaggio d’artista è orientato al teatro e alla danza fra esperienza e sensi, un lavoro sul rapporto con la scena in cui il pubblico prende parte, è presente e diventa anche parte attiva (in forma più o meno volontaria). ma è proprio in questa fattualità che risiede il focus dell’indagine e le possibilità di un ampliamento del raggio d’azione dell’intervento formativo e di pianificazione.

Foto: www.ilvergante.it

Ecco a voi un video report su Villaggio d’artista

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=0B8gWknwcRo&w=420&h=315]