ELENA SCOLARI | Milano sta per essere gentilmente invasa – teatralmente parlando – dal Milano Off Fringe Festival: centinaia di eventi in pochi giorni animeranno la città negli spazi della Fabbrica del vapore, Teatro Libero e Teatro della CooperativaIsolacasateatro, nonché nelle strade, nei negozi e nei bar.

Con una speciale dedica ai cinquant’anni dall’allunaggio, sottolineata da una precisa scelta grafica che si ispira alla conquista dello spazio, il progetto artistico territoriale diffuso organizzato dall’Associazione Culturale Milano Off, è giunto alla sua terza edizione, confermando la prestigiosa collaborazione con Avignone.

Fondata nel 2016 da Renato Lombardo, da oltre trent’anni organizzatore di eventi legati al teatro, e da Francesca Vitale (già promotori della rassegna PALCO OFF di Catania) l’Associazione Milano Off ha perseguito sin da subito l’obiettivo di creare un festival ispirato al modello di Avignone, gemello di quello francese che raccogliesse la filosofia e gli obiettivi che distinguono i Festival Off: la valorizzazione di un teatro di qualità, d’attualità sociale e d’innovazione dei linguaggi, la creazione di una rete innovativa per la creazione artistica, la rivitalizzazione culturale di quartieri e spazi cittadini.
Anche quest’anno, con il Patrocinio del Comune di Milano, Milano Off vuole raccogliere migliaia di persone intorno a un ambiente di scambio e convivialità, con la possibilità di riscoprire e riconoscere l’identità culturale contemporanea di Milano.


Presso la Fabbrica del Vapore, cuore del Festival, nascerà il Village Off, una vera e propria stazione artistica da cui partire per nuove destinazioni teatrali: mostre, incontri tra artigiani e operatori delle arti performative, workshop e performance itineranti ed estemporanee. Qui i testimonial, artisti di fama nazionale e internazionale, dialogheranno con il pubblico, regalando performance originali e diventando modelli di carriera per le compagnie che partecipano al MI OFF 19.
Il programma di monologhi e spettacoli a cui quest’anno, con la direzione di Marco Caselle, si è aggiunta anche la sezione Musical Off, andrà in scena alla Fabbrica del Vapore al Teatro Libero, al Teatro della Cooperativa, e a Isolacasateatro. Inoltre con il MI OFF dell’OFF, performance estemporanee popoleranno il Village Off e alcuni esercizi commerciali nelle zone limitrofe a Fabbrica del Vapore e alle Strutture Teatrali.

Durante le sei giornate del Festival (16-22 settembre), dalla mattina alle 10,30 fino alla sera (dalle 22,30 in poi Lounge DJ Bar) tramite esposizioni, mostre, workshop e incontri tra operatori dei diversi settori teatrali verranno affrontati temi quali drammaturgia, scenografia, costumistica, attrezzeria, light designing. Nel Village verranno condivise riflessioni sullo stato attuale del teatro Off, grazie ai focus condotti dai partner: i Festival nazionali e internazionali, i Musical che non rientrano nei grandi circuiti e le nuove frontiere del teatro sociale e civile.

Il giovane Riccardo

Si parlerà di nouvelle clownerie e di cabaret, nonché di musica che invade lo spazio teatrale: artisti di fama riconosciuta saranno testimonial prestigiosi per le compagnie partecipanti: Raul Cremona, che parlarlerà dell’arte della magia e di stand-up comedy, Jango Edwards, uno dei padri della clownerie moderna, Moni Ovadia e Mario Incudine, uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana.
Alle compagnie saranno dedicati anche gli speed date, incontri brevi per presentare i loro progetti a direttori artistici e operatori del settore.
Il MI OFF 19 è anche competizione: una giuria tecnica coordinata da Francesca Vitale e formata da importanti professionisti del settore teatrale, tenendo conto anche delle preferenze espresse dalla giuria web e live, sceglierà gli spettacoli finalisti per i premi selezione Mi OFF 19; ai vincitori sarà destinata la somma raccolta tramite una campagna di crowdfunding per sostenere la loro partecipazione ai Festival e alle Stagioni partner.

Valjean

Abbiamo incontrato Renato Lombardo e Francesca Vitale per porre loro alcune domande sulle caratteritiche distintive del Milano OFF.

In cosa si distingue Milano OFF dal resto delle manifestazioni festivaliere, in particolare di quelle milanesi?

Il nostro festival segue la filosofia e la metodologia organizzativa di tutti i festival fringe e off internazionali cui siamo collegati, proponendo ogni giorno, dal tramonto alla notte, una notevole quantità di spettacoli ed eventi (oltre 180 in 6 giorni) di diverso genere e di diverse provenienze internazionali, in molteplici teatri e spazi performativi della città, non senza attenzione anche per lo sviluppo di una strategia di marketing territoriale che si realizza con la collaborazione dei municipi con i loro spazi culturali.
Inoltre rappresenta un trampolino di lancio sul mercato artistico nazionale e internazionale delle scene off per le nuove produzioni artistiche, spesso autoprodotte.
A Milano, dove gli eventi culturali e mondani sono centinaia al mese, la nostra è una proposta diversa e unica nel suo genere, destinata a volere immergersi, nel giro di soli sei giorni, nell’esperienza emozionale della diversità artistica e culturale che certamente il teatro off può offrire.

Interferenze

Quale tipo di pubblico vi segue?

L’esperienza dell’intensità del MI OFF Fringe Festival, in termini di quantità di eventi e multidisciplinarietà di spettacoli, attira soprattutto un pubblico dotato di senso critico e di tanta curiosità. Più che il grande nome in cartellone è lo spirito informale (ma denso di contenuti) che gli oltre 150 artisti in programma diffondono a fare la differenza. Una festa che dura sei giorni, un’esperienza che abbatte ogni barriera anagrafica e culturale: c’è qualcosa d’interessante per tutti, basta cercarla. Quindi, per dirla in modo conviviale, il nostro pubblico è fatto da chiunque cerchi un’emozione diversa, che possa incrementare la Felicità Interna Lorda di ognuno di noi!

Come scegliete gli artisti che compongono il programma, c’è una linea artistica identificativa?

La linea artistica generale è stata improntata sulla differenziazione tra diversi generi: dai monologhi, al musical off, agli spettacoli di varia tipologia. Tuttavia la scelta artistica definitiva dei progetti è affidata ai direttori artistici di ogni teatro ospitante.
Durante la fase organizzativa sul sito del MI OFF viene pubblicato un bando, le compagnie inviano i loro progetti, di qualunque natura essi siano: 105 le proposte ricevute quest’anno anche dall’estero.
La direzione del MI Off applica una prima selezione che esclude solamente le proposte incomplete e quelle fuori dai parametri temporali di 80 minuti, o tecnici in termini di scenografie. Le proposte rimanenti vengono esaminate dai direttori artistici dei vari teatri e spazi teatrali aderenti al festival che scelgono tre spettacoli da ospitare nel proprio spazio per tutta la durata del festival.
Abbiamo spettacoli provenienti da tutto lo stivale, incluse Sicilia e Sardegna, e una presenza estera (Cipro) che contiamo di incrementare con il tempo.

Skua 1940

In definitiva in questa edizione avremo in totale 19 spettacoli in concorso FRINGE FESTIVAL, distribuiti in 5 spazi per un totale di 80 repliche.
A tutto questo si aggiungono altri 100 spettacoli ed eventi, Focus, Atelier professionali, workshop, mostre, installazioni e performance estemporanee che non mancheranno di sorprendere il pubblico anche tra le vie della città.
La sorpresa è la vera chiave di lettura di questa nostra linea artistica che attraverso l’innovazione dei linguaggi e il talento di queste compagnie vuole risvegliare le emozioni più semplici. Grati per la tanta professionalità che, non ostentata, si arricchisce con la semplicità della passione. OFF, appunto.

Via libera all’invasione, allora!

Info milanooff.com
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