E AFFANCULO PURE MICROSOFT!
di Maurizio Capuano
Copertina di Alessandro Mastroserio

Bill Gates mi deve seicento euro e ancora non lo sa. Ma andiamo con ordine.

Mia moglie è una complottista di quelle irriducibiliEd è anche fascista e antisionista.
O almeno, queste sarebbero le prime cose che vi direbbe se le chiedeste di elencare i suoi pregi.
Fascista davvero, eh? Roba che aveva entrambi i nonni nei sommozzatori della X Mas, saltati in aria perché uno dei due aveva piazzato una bomba sotto una nave nemica e l’altro l’aveva fatta saltare, solo che entrambe le cose erano avvenute nello stesso momento, a causa, disse il medico legale, della diffusa imbecillità.

Perché vi dico tutto questo? Per farvi capire con chi ho a che fare.
E perché, secondo alcune statistiche, il profilo del complottista medio è principalmente un estremista di destra che odia gli ebrei.
Mia moglie corrisponde perfettamente al profilo.

La amo, eh? Anche se col tempo ho compreso che l’amore è una forma d’invalidità: se ce l’hai te la tieni, e anche se ti fa soffrire stringi i denti e vai avanti.
Insomma, mi sento un po’ come Alex Zanardi, ma con meno soldi.
E più gambe, ovvio.

Intendiamoci, mia moglie non è il tipo che se ne va in giro con un cappello di carta stagnola in testa, anche perché le ho detto di non farlo più.
In compenso non fa che parlare di Soros, del Nuovo Ordine Mondiale, del Piano Kalergy, dei protocolli dei Savi di Sion e del complotto pluto-giudaico, e non smette neanche durante i pompini, col rischio che io finisca circonciso e trascorra il resto della vita a dovermi guardare le spalle da lei.

Ascoltare le sue farneticazioni, credetemi, è una tortura.
Una volta ribattevo e cercavo di farle capire, sempre con estrema diplomazia e gentilezza, la portata delle sesquipedali cazzate che le venivano fuori dalla bocca; ma riuscivo solo a peggiorare le cose: mi definiva una pecora belante, un servo del sistema, un professorone, e finiva sempre che dovevo parlarle di Bibbiano.
D’altra parte, si sa, il dialogo non rientra tra le peculiarità dei complottisti antisionisti.

Col tempo, per fortuna, grazie ai consigli del mio psichiatra ho imparato una strategia infallibile per evitare il conflitto: mi fingo morto e mi rifugio nei miei palazzi mentali ogni qualvolta inizia a parlare di complotto pluto-giudaico o delle sconcertanti rivelazioni di Giacobbo: cose che capitano, se ogni volta che inizia “Quark” con Piero Angela cambi canale.

Pensavo di avere la situazione sotto controllo.
Poi è arrivato il COVID-19.

Ora, tutti sanno che l’acronimo COVID-19 sta per COronaVIrusDisease, mentre il numero si riferisce all’anno in cui la malattia è stata identificata, cioè il 2019.
Per mia moglie invece la sigla COVID-19 significa Complotto Organizzato Via Internet: ed era così fiera della sua scoperta.
Quando le ho fatto notare che aveva lasciato fuori la D e il numero 19, mi ha guardato come se le avessi bruciato davanti agli occhi l’ultimo pezzo del puzzle che avrebbe svelato gli oscuri segreti e le complesse macchinazioni dietro Big Pharma.

Illustrazione di Arianna Festa

Da quel famoso nove marzo, inizio della quarantena, s’è piazzata sul letto col mio fiammante Surface Pro sulle gambes’è chiusa in camera: cosa che mi causava un leggero disagio, visto che casa nostra è un monolocale e non avete idea di quanto sia scomodo dormire sul pianerottolo.
Passava le sue giornate a pubblicare articoli di medici di fama mondiale radiati dalla comunità scientifica perché avevano osato sfidare l’ordine costituito. Solo che poi scoprivi che non godevano mica di tutta questa fama. E che non erano neanche tanto medici.
Oppure condivideva video da vedere assolutamente prima che fossero censurati dai Poteri Forti o da altri normodotati.

Fino a quando – eravamo in aprile e tornavo a casa da quell’impresa titanica che era ormai diventata fare la spesa al supermercato vedo un oggetto volante non identificato prendere quota da una familiare finestra del quarto piano, restare sospeso in aria per qualche secondo, e infine diventare preda della forza di gravità finendo in mille pezzi proprio davanti ai miei piedi: quell’ufo era il mio Surface Pro.
Mentre invoco in ordine alfabetico ogni deità conosciuta, salgo le scale di corsa pensando a cosa poteva esser successo di brutto a mia moglie; o in caso contrario a come farlo succedere.
La trovo rannicchiata in un angolo, in lacrime.
Mi avvicino, cerco di toccarla, ma lei si ritrae: non mi scompongo più di tanto, manca solo che dica di avere mal di testa ed ecco la nostra vita sessuale. Faccio il vago e le dico:
Ho visto il mio Surface Pro effettuare un carpiato dalla finestra, e volevo chiederti se ne sapevi qualcosa.
È la fine del mondo.
Sei incinta?!
No, coglione!
Ok, allora possiamo superarla insieme.
Avrei dovuto capirlo, era così ovvio… ma cosa ti aspetti da uno che crea il virus e poi ti vende addirittura l’antivirus… i segni erano tutti davanti ai nostri occhi e li abbiamo ignorati!
Amore, non so di che cazzo parli, davvero.
Bill Gates! È stato lui che ha dato il via alla pandemia.
Intendi proprio quel Bill Gates?!
Ha creato il virus.
Stiamo parlando della stessa persona che ha tirato fuori quella merda di Internet Explorer?
Ci sta spiando!
Non per sminuire, ma non abbiamo una vita così interessante da…
Dobbiamo distruggere ogni prodotto Microsoft rimasto in casa.
STA LONTANA DALLA MIA XBOX, CAZZO!
Lui e i suoi amici di Davos vogliono farci vaccinare tutti!
È una cosa buona, no? I vaccini hanno salvato tante vite e
Ma tu lo sai cosa mettono nei vaccini?!
Esiste una qualsiasi risposta che eviti di tirare in ballo la parola autismo?
Ho la cura di questo medico di fama mondiale, che è statoradiato perché ha avuto il coraggio di
Grazie, ma passo; ho già provato una delle tue cure.
E non mi pare che tu abbia contratto il virus.
No, ma ho dovuto promettere al medico di non bere più candeggina.
Hai capito o no che il virus viene amplificato dal 5G, che è stato inventato in Israele, quindi il complotto pluto-giudaico

Proprio in quel momento ho inscenato un attacco cardiaco e una crisi epilettica, e mi sono accasciato, fingendomi morto. E per le successive tre ore, mentre lei parlava, io vagavo nei miei palazzi mentali in compagnia del corpo di Emily Ratajkowski.

La sera stessa ho scritto una mail infuocata alla Microsoft dicendo di essere davvero deluso dalla poca resistenza dei loro prodotti, e che il loro capo mi doveva seicento euro o avrei finalmente rivelato al mondo il suo diabolico piano.