LILIANA TANGORRA | «Sublime, potente e artefice di ogni cosa, inizio e guida divina per ogni cosa terrestre», per il pitagorico Filolao in questa frase vi è la definizione del numero dieci, da secoli portatore di molteplici significati. È il numero mistico della contemplazione e dell’unità, emblema della creazione e della completezza, dell’unicità, della polarità e dell’armonia, elementi che sono legati al corpo, al suo equilibrio e al suo dinamismo.
Di qui la scelta di individuare nel numero dieci l’elemento caratterizzante della retrospettiva dedicata alla compagnia di danza pugliese Equilibrio Dinamico Dance Company, arricchita dalle creazioni commissionate da Roberta Ferrara, coreografa e fondatrice della stessa, ad Aida Vainieri, Guy Shomroni e Brandon Lagaert. L’omaggio ha avuto luogo il 22 dicembre al Teatro Comunale Piccinni di Bari.

Il nome della compagnia risulta essere l’emblema del progetto artistico delle dieci performance più una, realizzate da circa quaranta danzatori del progetto Equilibrio Dinamico Ensemble tra professionisti e giovani in formazione.
Il programma della serata è stato concepito e diretto da Roberta Ferrara e dai protagonisti di due residenze artistiche tenutesi in dicembre al Teatro Comunale di Putignano e al Teatro Comunale di Ruvo di Puglia. Tra i coreografi coinvolti in qualità di pedagoghi anche l’olandese Imre van Opstal e l’italo-spagnolo Pablo Girolami. 

Equilibrio Dinamico – ph Stefano Sasso

Il filo conduttore dello spettacolo è stato il movimento sincopato, poggiato ora su sonorità techno, ora su composizioni classiche di Bach e Debussy, ora su temi pop. Il primo tempo è stato arricchito dalla presenza del dj-set live affidato a Michele Costante il quale ha introdotto un elettrizzante abstract dalla produzione Continuum di Matthias Kass e Clément Bugnon, mentre il secondo tempo, iniziato con un estratto da Suite Escape di Riccardo Buscardini e Equilibrio Dinamico Dance Company, è stato introdotto dalle vibranti note del pianista Benedetto BoccuzziLe pièces, libere da ogni elemento scenico, sono state definite da un attento studio illuminotecnico realizzato da Roberto Colabufo e da Brandon Lagaert per il suo pezzo.

La cifra stilistica degli intramezzi di Ferrara si riconosce in maniera puntuale e sicuramente più matura nelle performance Simple Love e Equal to men.
Nella prima due danzatori agiscono attorno a una luce centrale, iconograficamente assimilabile alla forza del sentimento amoroso. Il bagliore rado, i movimenti nervosi e la spirale emotiva conducono i due amanti a luoghi lontani, portano a percepire la storia d’amore come travagliata, scandita da un destino indecifrabile. Un’atmosfera di afflizione, dettata da movimenti reiterati e sfibrati, fa muovere l’uomo e la donna nei loro abiti polverosi e allo stesso tempo vividi, in un crescendo di sensazioni incerte, nascoste, occultabili, ma raggiungibili in quel movimento circolare della luce finale che spezza le abitudini relazionali.
In Equal to men il concetto di Natura è invece letto non come mezzo ma come fine. La performer, impeccabile nel suo assolo, si scioglie nella Natura con i suoi movimenti fluidi ricalcando il mito di Atteone, trasformato in cervo dalla dea Diana, che da cacciatore si tramuta in preda. L’essere umano, nella definizione formale della creazione di Ferrara, non è identificabile come parte della natura ma è egli stesso natura, si mescola, si agita, affonda le sue radici nel concetto del Tutto, concetto dunque che in questa lettura prescinde dal genere maschile o femminile. 

La residenza tenutasi presso l’Anche Cinema e il Teatro Abeliano di Bari da Aida Vainieri, esponente del Tanztheater Wuppertal – Pina Bausch, ha portato alla creazione di uno dei lavori cardine di questo mélange artistico: Profondo, una coreografia commissionata da Roberta Ferrara appositamente per il decennale della compagnia.
I brillanti danzatori Nicola de Pascale, Serena Angelini, Beatrice Netti e Tonia Laterza, sulle musiche di Arvo Pärt, hanno compiuto un viaggio sinottico e misurabile in cui l’attaccamento all’altro – in tutta la prima parte della pièce i danzatori in coppia non hanno perso mai il contatto fisico con il proprio partner – ha enfatizzato la nudità dell’essere umano soprattutto in assenza dell’altro, del proprio simile. L’avvicendarsi di paure, timori, sogni e ‘coraggi’ definiti da atmosfere acquose, da colori provenienti dal profluvio dei corpi, sembrano rendere evidente il concetto sintetizzato da Alda Merini nel verso: «La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri».

Lo spettacolo dal vivo ha visto anche un intermezzo video con la proiezione del corto di video-danza Quanto costa la tua libertà? diretto da Tonia Laterza e Stefano Caggianelli, in cui i danzatori, con indosso una divisa verde, si muovono, corrono, cadono e agiscono lo spazio dei suggestivi ambienti del castello normanno-svevo-aragonese di Bari: qui la ricerca della propria libertà pare andare a discapito dell’altro, in un gioco di riverberi iconici che rimandano all’arte cinematografica – intuibili alcuni rimandi al capolavoro di Nolan Inception – ma anche al fenomeno Squid game e alla straniante opera grafica Concavo Convesso di Maurits Cornelis Escher.

A completare il programma della serata, risultata però un po’ lunga a causa della duplice partizione dei pezzi di danza e della presenza di momenti performativi dei giovani danzatori dell’Equilibrio Dinamico Ensemble, la proiezione di due opere di video-danza co-prodotte con il festival americano l’Experimental Film Virginia e una mostra fotografica esposte entrambe negli spazi del foyer del teatro.

La produzione artistica di Equilibrio Dinamico risulta ponderata, armonica e sincopatica, appaga indiscutibilmente lo spettatore ed è identificabile stilisticamente in una spirale, elemento distintivo e ispiratore del progetto artistico di R. Ferrara e dei collaboratori scelti. Per la coreografa è proprio la curva a spirale a guidare i suoi lavori che riprendono la dinamicità della vita e dei suoi eventi in un flusso senza fine, in una rotazione creativa. Immagini artistiche aperte dalle quali si innestano varie possibilità, le scelte singole e quelle collettive.


TEN TO TEN. EQUILIBRIO DINAMICO
Decennale 2011-2021
concept e coreografie Roberta Ferrara, Aida Vainieri, Guy Shomroni e Brandon Lagaert
interpreti Nicola de Pascale, Serena Angelini, Beatrice Netti e Tonia Laterza e Equilibrio Dinamico Ensemble
dj-set Michele Costante
pianoforte Benedetto Boccuzzi
in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese

Teatro Piccinni, Bari
22 dicembre 2021