PAOLA ABENAVOLI | La parola che si fa narrazione, in un testo o sulle tavole di un palcoscenico; l’illustrazione che diviene racconto, oltre la parola, immagine che racchiude – o schiude – mondi. E il teatro come sintesi di tutto questo. Non poteva, dunque, non comprendere diverse forme d’arte anche la programmazione del Ragazzi Medfest, in corso, da domenica 24 settembre e fino all’8 ottobre, a Reggio Calabria, promosso dalla Compagnia SpazioTeatro.
![](https://www.paneacquaculture.net/wp-content/uploads/2023/09/2-Foto-Marco-Costantino-6.jpeg)
Dopo la grande festa iniziale, che ha coinvolto la città in un turbinio di musica, racconti, letture, farfalle luminose e giocolerie (grazie a Compagnia Accademia Creativa, Pagliacci Clandestini, Anna Calarco, Renata Falcone, i Patuncha, i Gatti Ostinati, Thekla De Marco), con una parata che ha animato il centro storico, il festival entra nel vivo: e lo fa con un grande evento, di portata internazionale, che guarda a Calvino (allo scrittore e all’incontro tra teatro e scienza è, infatti, dedicato il Ragazzi Medfest). Parliamo della mostra Eccellenze italiane – Figure per Italo Calvino, curata da Bologna Children’s Book Fair, Accademia Drosselmeier e Fondazione Giannino Stoppani, inaugurata proprio alla Fiera di Bologna e adesso approdata negli spazi dell’Urban Center di Reggio Calabria (dove resterà visibile fino alll’8 ottobre): un percorso affascinante, che fa rivivere l’immaginario dell’autore, consentendo al visitatore di entrare nelle sue storie, nei suoi personaggi, dando anche delle nuove letture, delle nuove visioni e spaziando tra interpretazioni, ma anche ispirazioni e tecniche differenti. La creatività della parola non viene, dunque, semplicemente accompagnata da quella visiva, ma quest’ultima diventa nuova lettura, nuova ispirazione o approfondimento di sguardi e punti di vista. E, in questo, si integra perfettamente nella proposta del festival, che celebra Calvino nel suo centenario: un programma che prende spunto dall’opera dello scrittore, contaminando teatro e scienza (come evidenzia il titolo dell’edizione 2023, Cosmo & comiche), ma anche tutti i linguaggi espressivi, partendo dalla letteratura – rivolta ai ragazzi, ma non solo – per arrivare, appunto, all’illustrazione, come forme di narrazione che si legano e si collegano, e alle quali il teatro attinge.
Una mostra che, come si diceva, trasporta tra mondi differenti, tra tratti che svelano tradizioni artistiche e influenze diverse, ma tutte ispirate dai personaggi di Calvino: “le interpretazioni sono differenti e, soprattutto le tecniche sono una diversa dall’altra – spiega la curatrice della mostra, Grazia Gotti, che, prima dell’inaugurazione dell’esposizione, ha condotto un workshop su Calvino e il suo immaginario -. Secondo me, lavorare su questo settore sarebbe molto importante per la scuola, per i giovani in generale: l’appropriarsi di questo universo, partendo dal punto di vista proprio conoscitivo, il sapere riconoscere un’interpretazione, ma soprattutto una tecnica, e praticarla, visto che il computer ha sì uniformato un po’ i nostri modi di produzione, ma sembra che i giovani abbiano già quasi reagito a questo, perchè c’è un grande ritorno delle tecniche di rappresentazione attraverso la mano. E questo è importantissimo”.
![](https://www.paneacquaculture.net/wp-content/uploads/2023/09/4-Foto-Marco-Costantino-5.jpeg)
Tecniche e influenze diverse, dunque, in questa mostra: “come Accademia Drosselmeier – spiega ancora Grazia Gotti – abbiamo fato una ricerca sui libri di Calvino pubblicati nel mondo, destinati ai ragazzi, e sugli illustratori. Quindi, la fiera ha aggiunto una seconda parte, un concorso in cui ha invitato i giovani illustratori di tutto il mondo ad interpretare queste storie”. La mostra, pertanto, si compone di due parti, “una più storica e l’altra più futuribile, perchè gli editori possono scegliere tra gli illustratori del futuro quelli a cui affidare le future edizioni dei libri di Calvino”.
![](https://www.paneacquaculture.net/wp-content/uploads/2023/09/3-Mostra-Eccellenze-italiane-1.jpeg)
Sessanta le tavole selezionate per l’esposizione reggina (30 per ciascuna delle sezioni), che offrono un percorso tra grandi nomi, da Emanuele Luzzati a Sergio Tofano, dai francesi George Dubois e Geraldine Alibeu, ad Alessandro Sanna e Grazia Nidasio, fino, appunto, agli sguardi dei giovani artisti: influenze surrealiste incrociano quelle classiche ed echi delle scuole di illustrazione asiatiche, rielaborazioni fotografiche incontrano i tratti a china, il disegno e l’acquarello, la grafica e l’astrattismo. Interpretazioni di personaggi e storie in cui l’ironia e la profondità dei temi di Calvino trovano diverse dimensioni e sfumature, offrendoci visioni delle fiabe o del barone rampante, o lo sguardo su Marcovaldo (Tofano e Sanna) o sul visconte dimezzato (Luzzati).
Immagini e stili che si susseguono in questa mostra che, sottolinea Grazia Gotti, “nasce ed è promossa dalla Fiera del libro per ragazzi di Bologna in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e il Ministero degli esteri perchè, da qualche anno, questi tre enti collaborano insieme al fine di promuovere, specie all’estero, le eccellenze italiane”. E l’esposizione sta già viaggiando anche fuori dall’Italia: dopo Parigi, dove è stata ospitata lo scorso aprile, “andrà, tra l’altro, a Madrid, a New York, e poi negli anni a venire in tutti gli istituti di cultura italiani, come già accade per le mostre di illustrazione che la Fiera organizza”.
www.ragazzimedfest.it