ELENA SCOLARI | Periferie di tutto il mondo, unitevi! I quartieri che fino a pochi anni fa chiamavamo ‘dormitorio’ si sono prepotentemente svegliati e si stanno facendo sentire. Grazie alla lungimiranza e alla dorata cocciutaggine del gruppo Ecate Cultura, il festival Back To The Future arriva nel 2024 alla terza edizione: trenta ragazze e ragazzi, dai 18 ai 30 anni, provenienti da diverse esperienze e città, sono riuniti in una Direzione Artistica Partecipata (DAP) per dare vita a un vero festival, scegliere e progettare due fitti weekend di spettacoli, talk e incontri, aperitivi e performance in un quartiere che è già da tempo luogo di sperimentazione e fucina creativa: il quartiere Adriano.

Josephine Magliozzi, responsabile della curatela artistica insieme a Sara Carmagnola e Federica Paladini presenta così il progetto: “Quartiere Adriano è la nostra casa, sono ormai molti anni che lavoriamo su questo territorio e abbiamo conosciuto tante persone diverse per età, estrazione sociale e aspirazioni. Le ragazze e i ragazzi della Direzione Artistica Partecipata Under 30 di BTTF hanno avuto modo di confrontarsi con una realtà di periferia variegata e hanno compreso l’opportunità di questo progetto: fare esperienza sul campo. Il Festival è solo la punta dell’iceberg, sotto si cela un lungo processo di partecipazione culturale, fatto innanzitutto di relazioni, un confronto sincero e orizzontale, in cui mettiamo costantemente in discussione i ruoli e le categorie di giudizio, uno spazio sicuro per sperimentarsi. Si tratta di un processo in divenire, che cresce nel tempo, si trasforma anno dopo anno e cambia anche noi, grazie soprattutto al contributo del gruppo di giovani e alle collaborazioni che si creano”.

Ecco quindi che sabato 15 e domenica 16 giugno nel quartiere Adriano e in particolare al nuovo hub territoriale Magnete, torna il BTTF, dedicato ai temi e ai linguaggi artistici del contemporaneo.
BTTF Festival è un progetto di partecipazione – il primo a Milano – che si propone di creare relazioni tra diverse comunità, sperimentando l’arte come condivisione e cooperazione, con l’idea – forse utopica – di rendere più democratiche la cultura e la programmazione, accompagnando un gruppo di giovani partecipanti lungo un percorso di formazione con incontri, scambi, workshop insieme a professioniste e professionisti del settore per avvicinare ragazze e ragazzi alle performing arts e creare un collettivo promotore della proposta culturale per il quartiere e la città.
Quest’anno il percorso si è inserito in un contesto più ampio, GeCo – Generazione Connessioni, un progetto di orientamento, formazione e opportunità lavorative, promosso da ANCI e co-finanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.

In un mondo che chiama al dovere di eccellere in tutto“, spiega la Direzione Artistica Partecipata, “giustificando qualsiasi mezzo che valorizzi la singolarità, noi abbiamo scelto di ripartire da zero. Abbiamo riflettuto sulle nostre esigenze, quelle di una generazione consapevole che fa i conti con un presente irrefrenabile e un futuro incerto. A tutto ciò, rispondiamo con un progetto collettivo: un Festival a misura di esseri umani“.

Wannabe ph. Dario Bonazza

Il festival si aprirà il 15 giugno alle 20 con lo spettacolo Tre liriche, regia e drammaturgia di Jacopo Neri, in scena con Chiara Ferrara e Dario Caccuri, produzione Eat the catfish, scelto dal Dossier Generazione Risonanze 2024 (strumento per la promozione e circuitazione di spettacoli di under 35). Lo spettacolo esplora il nesso tra amore e paura: paura del coinvolgimento, durante le prime fasi della relazione, paura della perdita mentre il rapporto si fa più stabile, paura dell’oblio della vita condivisa, quando la storia volge al termine. Seguirà Wannabe di Fabritia D’Intino e Federico Scettri, che mette in scena la rappresentazione del corpo femminile nella cultura pop occidentale della radio, della televisione e dei videoclip. Lo spettacolo, vincitore del Premio (In)Generazione di Fondazione Fabbrica Europa e del Premio TU 35 Expanded di Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, selezionato per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore – Network Anticorpi, “è una critica all’oggettivazione del corpo della donna e all’atto stesso del guardare, che rilegano la figura femminile a un ruolo e in uno spazio dell’immaginario che vogliono essere superati”, spiega l’organizzazione. Dopo lo spettacolo, BTTM – Back To The Music con Gianella Chumpitaz aka Wiqha, un’artista multidisciplinare di origine peruviana/colombiana.

La domenica si apre con Dance Well, classe gratuita e aperta a tutti,  condotta da Emanuele Enria e Alessandra Onnis, un progetto nato diversi anni fa nel Comune di Bassano del Grappa all’interno del Festival OperaEstate per coinvolgere fasce di popolazione di ogni età e stato, e in origine dedicato agli anziani con malattie che provocano difficoltà motorie. Nel tempo il progetto ha ampliato il suo campo di inclusione, mirando a fare della danza un territorio di incontro e dialogo e che in questo festival diventa una pratica artistica di comunità che indaga l’incontro tra generazioni attraverso il movimento e l’espressione corporea. Dance Well nasce con l’intento di promuovere la danza in spazi museali, contesti artistici, e si rivolge principalmente, ma non esclusivamente, come si diceva, a persone che vivono con il Parkinson.
Si terrà poi Esercizi di immaginazione collettiva, un talk esperienziale, gratuito, condotto da Gabriele Pasqui – Docente di Politiche Urbane al Politecnico, Elisabetta Consonni – artista/coreografa e curatrice in ambito sociale e civico, Giulia Dockerty e Chiara Comerci, collaboratrici dell’Associazione Italiana Ansia da Cambiamento Climatico, a cura di Ecate Cultura e della direzione di BTTF, un incontro dedicato alla riflessione su temi considerati urgenti, soprattutto dalla Generazione Z: l’abitare, l’eco-ansia e il fallimento.
In serata Concerto fetido su quattro zampe di e con Alice e Davide Sinigaglia – prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione – spettacolo già cult: sul pavimento, una moquette elegante a quadri, luci soffuse, una finestra che dà sul mondo. Due cani sono stati lasciati in casa, la casa non è proprio una casa, c’è una batteria, due aste e due microfoni. I cani cominciano a cantare, il lamento diventa un concerto e la casa un palcoscenico.

Concerto fetido, ph. Francesco Capitani

I ragazzi e le ragazze di Back to the future descrivono così loro stessi e il loro lavoro: “Noi, in continuo mutamento, mai uguali. Noi, che ci chiediamo dove vogliamo andare. Noi, il nostro entusiasmo, il tempo e l’energia che abbiamo dedicato. Vi chiediamo di lanciare lo sguardo oltre e di rivendicare la possibilità di immaginare un presente diverso. Un presente che – in fondo – è già futuro“.

La terza edizione di BTTF vede anche l’ideazione e la realizzazione di un giornale, Note a margine, a cura di Ecate Cultura e TrovaFestival con Giulia Alonzo, autrice e giornalista, alla guida del processo di co-creazione e di redazione, e con la collaborazione di Isabella Balena, fotoreporter, e Dario Carta, antropologo e grafico, per raccontare la propria esperienza nel percorso, incontrando gli enti e le persone del territorio e valorizzando la relazione tra il Festival e il quartiere.

BTTF si svilupperà poi in una seconda parte dal 27 al 29 settembre in cui saranno presentati due spettacoli internazionali.

Back To The Future | human made festival

un progetto di Ecate Cultura
in collaborazione con TrovaFestival – Dance Well – CAG Tarabella/Cattabrega – Casa della Carità – Magnete – Risonanze Network

Magnete, Via Adriano, 107 Milano | MM2 – Crescenzago – Autobus Linee 53 – 56 – 86
Ingresso unico 12 € – Ridotto (over 65) 10 € – Ridotto (under 30 e carnet) 7.50 €
Ingresso gratuito under 14 – Prevendita online 1.50 €
Info e prenotazioni: backtothefuture@ecatecultura.com – tel. 371.5368083
Biglietteria online Ass. cult Ecate (18tickets.it)
La biglietteria fisica è aperta un’ora prima di ogni evento a pagamento
IG @bttfproject – FB @BTTF Project – www.bttfproject.it