ANTONIO CRETELLA | Il cadavere squisito, in lingua originale “cadavre exquis”, è un gioco di parole collaborativo molto semplice: il suo scopo è comporre una frase coi sintagmi scritti in segreto da ogni giocatore, ignaro di ciò che gli altri hanno scritto. Quando si legge la frase scaturita della collaborazione alla cieca, il risultato può essere poetico, straniante o comico. La caratteristica ricombinante del gioco in grado di instaurare relazioni inaspettate tra le parole, lo rese una vera e propria tecnica compositiva accanto alla scrittura semiautomatica sperimentata dagli scrittori surrealisti francesi alla ricerca di metodi di composizione aleatoria dei testi. Il nome stesso del gioco deriverebbe dall’incipit della frase risultante dalla prima partita mai giocata: “Il cadavere squisito berrà vino novello”. Una frase neanche troppo straniante in verità, concepibile anche senza l’intervento del caso pensando alla trama di un racconto dell’orrore. Altri risultati del gioco possono essere molto più folli e intricati: una delle frasi più famose è scaturita di recente da una sessione di gioco effettuata sul palco di una manifestazione dei Gilet Arancioni a Roma, immediatamente diffusasi in rete. La frase recita “Bill Gates coi vaccini ci inietta il mercurio nelle vene per controllarci con le antenne 5G”. Come vedete, il gioco può raggiungere un virtuosismo verbale davvero stupefacente.