LILIANA TANGORRA | Lo sosteneva Carlo Collodi centoquarant’anni fa che «in questo mondo bisogna tutti aiutarsi l’uno con l’altro»: e quale assioma migliore da scegliere per la realizzazione di una escape room ‘partecipata’ che si svolge dentro il luogo teatro e che vede per protagonista Mangiafuoco?
A metà gennaio il Teatro di Villazzano, frazione di Trento, ha infatti ospitato un progetto di “escape theater” dal titolo L’eredità di Mangiafuoco: un appuntamento che fa seguito a una prima edizione di escape room ambientata in teatro, realizzata nel settembre 2020 dall’associazione TeatroE, i cui soci hanno ideato una formula teatrale dell’ormai noto gioco di logica.

Le regole sono semplici, come in un vero e proprio gioco di “fuga dal vivo” come viene tradotto (forse malamente) in italiano il gioco della escape room, i sei giocatori (ma si può partecipare anche in quattro) in 75 minuti sono invitati a risolvere enigmi, ad aprire scrigni blindati, a trovare soluzioni apparentemente impossibili per poter uscire dallo spazio in cui sono rinchiusi.
Chi introduce il gioco è Mangiafuoco, il convincente Andrea Deanesi, che illustra l’obiettivo finale dell’esperienza.
L’azione collettiva cui si prende parte è resa avvincente dal connubio ben riuscito tra tradizionali sciarade e strumenti tecnologici. Dal retropalco al palcoscenico si viaggia in un mondo fatto di oggetti semplici – pannelli in legno decorati, elementi scenici in spugna dipinta, corde e cassapanche anticate, esigui effetti illuminotecnici ma anche dispositivi tecnologici tipo-Arduino che muovono macchine giocattolo e laser.

Subito dopo l’introduzione di Deanesi ci si trova in balia di un gruppo di sconosciuti che decide di affrontare enigmi, con uno sgangherato senso logico e un’improvvisata separazione dei compiti, il tutto corredato da mascherine Ffp2, da gel disinfettante e dalla spada di Damocle del tempo che scorre. Punto di forza dell’azione? Il dialogo e la collaborazione!

Credit TeatroE

La partecipazione della comunità nell’attuazione della escape theater è stata non solo percepibile nell’accoglienza e nell’entusiasmo di giovani impegnati nelle attività di botteghino, di sala e di intrattenimento durante il gioco ma anche nell’ideazione stessa del game.
Il gruppo di insegnanti del Cfp Enaip Villazzano ha collaborato alla creazione del game – in sinergia con gli esperti di TeatroE, gestori del teatro e con alcuni studenti trentini – reso disponibile per tutta la comunità grazie al sostegno di Fondazione Caritro e Provincia Autonoma di Trento.

L’eredità di Mangiafuoco è risolvibile solo aprendo lucchetti a combinazione, usando sensori di pressione, avviando dinamo grazie all’energia cinetica, in un efficace mix tra design scenico e gamification.
Parliamo dunque di un gioco live che si svolge a teatro più che di un ‘gioco teatrale’. Forse, trovandoci a teatro, sarebbe stato più coerente vedere la partecipazione attiva di attori virtuali o in carne e ossa; come pure, considerando il personaggio letterario di Mangiafuoco, ci saremmo aspettati marionette, fate e grilli parlanti a tendere le fila del gioco, ma senza alcun dubbio lo scopo, che qui non sveliamo, viene comunque raggiunto.

Credit TeatroE

Il lascito del noto burattinaio è stimolare la mente, l’intuito, e non da ultimo, il team building: la collaborazione tra tutti i partecipanti e gli ideatori del gioco è il fattore indispensabile per la buona riuscita dell’esperimento che ormai da qualche anno viene adottato anche per il teatro – ricordiamo Wer ist Wer, una produzione WE ARE MÜESLI – e che fa apprezzare l’audacia di intento nel richiamare un ruolo attivo del pubblico.
Una creazione partecipata, dunque, perché L’eredità di Mangiafuoco è un lavoro ‘fatto’ da gruppi di persone, ai quali viene chiesto un contributo concreto finalizzato a sviluppare contenuti atti a definire una comunità proattiva, perché «Si sa: in questo mondo bisogna tutti aiutarsi l’uno con l’altro».


ESCAPE THEATER – L’EREDITÀ DI MANGIAFUOCO

ideazione TeatroE
con il sostegno di Fondazione Caritro e Provincia Autonoma di Trento
Villanzano, Teatro di Villanzano | 4-16 gennaio 2022