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dipinto di Renzo Francabandera

ANTONIO CRETELLA | Lewis Carroll, autore del celeberrimo Alice nel Paese delle Meraviglie, fu, oltre che scrittore, un apprezzato matematico. I suoi studi accademici furono la base per la concezione del mondo fantastico di Alice, il quale, pur apparendo a prima vista assolutamente caotico, è in realtà una sorta di teorema fondato su una logica differente, irreale, ma non per questo incoerente.
Così come possono esistere diverse geometrie oltre a quella euclidea, che si fondano sulla non accettazione del postulato delle rette parallele formulato dal matematico greco, allo stesso modo si possono concepire mondi in cui le relazioni tra gli eventi non seguono le regole cui siamo abituati. Questo è ancora più evidente nel secondo libro dedicato ad Alice, Attraverso lo specchio, nel quale vige il ribaltamento di ogni legge fisica: per restare dove si è bisogna correre fortissimo, mentre rimanere immobili porta lontano. L’inversione speculare è d’altro canto un espediente narrativo ampiamente utilizzato da scrittori di ogni epoca: speculare alla Terra è il mondo Lunare sul quale Ariosto immagina vadano le cose perdute dagli uomini nell’Orlando Furioso, e logica speculare ha il contrappasso dantesco.

A guardare quindi i personaggi della farsa governativa odierna, non è difficile rinvenire la stessa logica nei grotteschi personaggi che ne sono protagonisti: il Ministro del Lavoro che ha dipendenti a nero; il Ministro dell’Interno, gestore delle forze dell’ordine, che pasteggia a cena con esponenti di organizzazioni neofasciste e da buon sessista esprime solidarietà alle donne vittime di violenza dopo aver agitato bambole gonfiabili nei comizi; il Ministro della Salute che si inventa un “obbligo facoltativo” dei vaccini; Il Ministro delle Infrastrutture che usa valichi inesistenti; il Presidente del Consiglio che invita gli onesti a mettersi in regola.
Cose che fanno apparire la collerica Regina di Cuori, a confronto, una sovrana saggia, morigerata e di buonsenso.