LAURA BEVIONE | Nel 1982 il CID – Conseil International de la Danse – dell’Unesco volle riconoscere il 29 aprile – giorno della nascita di Jean-Georges Noverre, creatore del balletto moderno – quale Giornata Mondiale della Danza, con l’obiettivo di sottolineare il valore dell’arte della danza quale «linguaggio universale che unisce i popoli al di là di confini e differenze di qualsiasi natura». In questa giornata, tradizionalmente, i professionisti della danza organizzano attività speciali, rivolte a un pubblico «diverso dal solito», così da testimoniare a una platea la più ampia possibile le molteplici declinazioni dell’arte tersicorea.

È evidente come in queste settimane di lockdown, la giornata internazionale, da una parte, costringa artisti e operatori a inventare nuove e significative modalità di celebrazione e diffusione del linguaggio della danza e, dall’altra, concorra a mantenere accesa l’attenzione sul settore dello spettacolo dal vivo, oggi inevitabilmente concentrato sull’ideazione di modalità di sopravvivenza sostenibili e, magari, felicemente creative.

Celebrare la Giornata Mondiale della Danza, oggi, può diventare altresì un’occasione per rintracciare la natura rituale e comunitaria di quest’arte che, dunque, può tramutarsi in concreto strumento di rinascita. Lo ricorda con chiarezza Susanna Egri – che, peraltro, del CID fu membro fin dal 1976 e anche vicepresidente -: «fin dagli albori della civiltà, la danza appare strettamente collegata al primo impulso dell’uomo verso il trascendente. Danza e rito nascono insieme e da allora si evolvono sia in rituali collettivi che coinvolgono le comunità, sia in forme di espressione teatrale, sia in accensioni individuali volte a indagare il mistero che ci circonda, o rendere visibile la nostra gioia di essere al mondo».

Ritualità, teatro-danza, assoli: modalità differenti di conoscersi e conoscere, in un percorso allo stesso tempo introspettivo ed estrinseco, formativo e performativo, intimo e collettivo. Un cammino percorso tanto dai professionisti quanto da appassionati e cittadini e che, pure in questa complessa contingenza, può proseguire, magari con maggiore, riflessiva consapevolezza.

Testimonianze vitali e problematiche, pervase da paura e speranza, della necessaria sopravvivenza della pratica della danza ai tempi del COVID-19, sono quelle realizzate proprio per celebrare la Giornata Mondiale della Danza in Piemonte e frutto della collaborazione di alcune importanti realtà regionali.

La Lavanderia a Vapore di Collegno (To), casa europea della danza, aveva ideato, come ogni anno per festeggiare adeguatamente il 29 aprile, un progetto collettivo di non piccole dimensioni, in quanto esteso alla fattiva collaborazione di numerose istituzioni e scuole di danza. Domenica scorsa, il 26 aprile, ben quattrocento danzatori avrebbero dovuto invadere il parco della Villa La Tesoriera di Torino muovendosi sulle note non casuali de Le Sacre du Printemps di Igor Stravinsky. L’appuntamento è stato ovviamente rimandato a data da destinarsi ma il lavoro svolto nei mesi passati dai differenti gruppi che si sarebbero riuniti alla tesoriera non è andato perduto bensì condensato in un video, energico e concretamente positivo, visibile sul canale Youtube della Fondazione Piemonte dal Vivo, da cui dipende la Lavanderia a Vapore.

Tutor dei quattrocento danzatori sono stati Elena Rolla, Stefano Mazzotta e Viola Scaglione, coreografi-danzatori e fondatori-membri di tre compagnie – EgriBiancoDanza, Zerogrammi e BTT-Balletto di Torino – che, insieme all’associazione COORPI, sono anche le protagoniste di quel Gala della Danza che, non potendo andare materialmente in scena sul palco della Casa Teatro Ragazzi di Torino la sera di domenica 26 aprile, ha assunto la fisionomia di video, mandato in “onda” sul canale Youtube della Compagnia EgriBianco – organizzatrice dell’evento – dalle 21 proprio di quello stesso giorno, così da anticipare e prolungare la celebrazione della Giornata Mondiale della Danza.

In 35 minuti, cinque differenti drammaturgie/coreografie per riassumere tanto le valenze universali della danza quanto le riflessioni suscitate dalla situazione presente.  L’associazione COORPI ha riproposto un video di danza di cui è stata produttrice, Ben; Zerogrammi l’elegante video presentazione del lavoro cui sta lavorando, Elegia delle cose perdute; il BTT due brevi coreografie di repertorio e il saluto-augurio dei suoi danzatori dalle proprie case e terrazzi, Arcipelago.

La compagnia EgriBiancoDanza, invece, ha realizzato una nuova coreografia, che Raphael Bianco ha pensato e creato con i propri danzatori, ciascuno nella propria abitazione, e con un’ospite d’eccezione, la splendida plurinovantenne Susanna Egri, che apre e chiude questo struggente Giorni (visibile, oltre che nel video del Galà, da solo, al seguente link: https://youtu.be/s0wA7y60F2U)

Meno di sei minuti in un livido e a tratti accecante bianco e nero, mani e braccia, piedi e gambe, volti ripresi in primo piano, corpi seminudi di danzatori costretti in spazi angusti e nondimeno vitali ed energici. Una scelta drammaturgica che il coreografo torinese così spiega: «credo che mai più di oggi il corpo danzante debba essere in primo piano, per ricordarci che la danza nella sua totale fisicità è veicolo privilegiato di emozioni per l’immediata espressione dei più profondi sentimenti umani: segreti, indicibili, profondi e universali».

La coreografia disegna un percorso ideale lungo le fasi dell’esistenza umana, testimoniando un pacifico e naturale passaggio di testimone fra le generazioni: all’inizio del video le mani placidamente grinzose di Susanna Egri si muovono armoniosamente nello spazio, fino a disegnare una sorta di piccolo cuore. E le braccia, i capelli candidamente biondi, il profilo della danzatrice-coreografa compaiono a intervalli, quale filo rosso a unire i corpi dei danzatori della EgriBianco, che diventano espressione e tramite dei vari e sovente contraddittori umori e pensieri di questo tempo forzatamente sospeso.

Una coreografia sintetica e nondimeno intensa, sulle note del Gloria di Antonio Vivaldi e, in particolare, di quella sua parte che recita «et in terra pax hominibus», scelta da Bianco quale «buon augurio, pur nella attuale condizione del genere umano che si riscopre più fragile e indifeso: una danza seppur lontana, eco di nostra autentica passione e di solidarietà profonda, fatta di braccia, gambe, occhi, nel limite dello spazio e del tempo, nel limite di quello che ci è dato sapere ma nella speranza di rivivere presto una pace, un’armonia interiore e collettiva dopo la solitudine e l’incertezza di questi giorni». Ecco, allora, quel finale domestico e rassicurante: Susanna comodamente seduta in poltrona intenta a sorseggiare una tazza di tè.

Una generazione che tanto ha dato e che ora si gode un meritato e giusto riposo, affidando la propria solida eredità a quei corpi inquieti, forti però della propria coraggiosa e ostinata volontà di provare e trasmettere emozioni non superficiali.

Youtube: Compagnia EgriBiancoDanza
Piemonte dal Vivo

GIORNI

concept coreografico Raphael Bianco, con l’apporto coreografico dei danzatori della Compagnia EgriBiancoDanza e  la partecipazione straordinaria di SUSANNA EGRI
assistente produzione video Vincenzo Criniti
montaggio e regia Fabio Melotti
musiche Antonio Vivaldi  Et in terra pax dal Gloria
organizzazione e promozione Elena Rolla
maître de ballet Vincenzo Galano
danzatori Elisa Bertoli, Simona Bogino, Maela Boltri, Vincenzo Criniti, Lara Di Nallo, Vanessa Franke, Carola Giarratano, Cristian Magurano, Paolo Piancastelli, Alessandro Romano, Davide Stacchini
produzione Compagnia EgriBiancoDanza

BEN

regia Teresa Sala, Ilaria Vergani Bassi, Mattia Parisotto, Gabriel Beddoes
interpreti Doriana Crema, Aldo Rendina
tutor progetto Helena Jonsdottir, Paolo Favaroù
produzione COORPI

ELEGIA

progetto, regia e coreografia Stefano Mazzotta
creato con e interpretato da Amina Amici, Lucrezia Maimone, Simone Zambelli, Damien Camunez, Manuel Martin, Miriam Cinieri, Gabriel Beddoes, Alessio Rundeddu e con la partecipazione speciale di Loredana Parrella, Sara Angius
collaborazione alla drammaturgia Anthony Mathieu
progetto ­video Massimo Gasole/Illador Film
in collaborazione con Sky Servey, Damiano Picciau
vocal coaching Elena Ledda e Simonetta Soro
luci Tommaso Contu
produzione Compagnia Zerogrammi 

BALERA

coreografia Andrea Costanzo Martini
disegno luci Yoav Barel
costumi Walter&Hamlet
danzatori Viola Scaglione, Nadia Guesewell, Lisa Mariani, Hillel Perlman, Flavio Ferruzzi, Emanuele Piras

ARCIPELAGO

concept e cura danzatori del BTT
creazione musicale Emanuele Piras
danzatori Lisa Mariani, Flavio Ferruzzi, Nadja Güsewell, Hillel Perlman, Viola Scaglione, Emanuele Piras, Alessandra Giacobbe

CONCEPT #1

musica Ptakh_Jung
arpa dal vivo Anna Varonova
DOP Denis Melnik, Alexander Zaporoschenko, Anton Som
light designer Natalia Perchishena
video Sofi Pashkial
danzatori Viola Scaglione, Nadia Guesewell, Lisa Mariani, Hillel Perlman, Flavio Ferruzzi, Emanuele Piras
produzione Compagnia Balletto Teatro di Torino

SACRE
un progetto collettivo di danza

concept Alain Platel/ Les ballets C de la B
promosso da Lavanderia a Vapore – Casa europea della danza
con il sostegno di Piemonte dal Vivo e Torinodanza festival
coordinamento artistico Elena Rolla / compagnia EgriBiancoDanzaStefano Mazzotta / compagnia ZerogrammiViola Scaglione / compagnia Balletto Teatro di Torino