ESTER FORMATO | Generazione Amleto non è il teatro in streaming; anzi, il progetto della Scuola Civica Paolo Grassi, a cura di Massimo Navone e Sara Chiappori che ha coinvolto gli allievi del primo anno, suggerisce un approccio molto differente da quello così tanto discusso in questi mesi.

Stiamo parlando di una serie di episodi –  direi più frammenti – che i giovani studenti hanno realizzato e trasmetteranno ancora in determinati giorni del mese fino al 22 maggio sul sito ufficiale della scuola.  Sequenze in streaming certo, ma che sono tutt’altro che uno spettacolo.

Sorpresi come tutti dal lockdown, dalla pandemia che dilaga nel mondo, i ragazzi hanno trasformato un’esercitazione didattica in otto creazioni video fra loro concatenate e al contempo scomposte; non vogliono essere una rilettura del dramma, ma rielaborazioni in digitale degli studi, delle analisi o delle bozze che ciascuno studente è riuscito a trarre dalla frequentazione del testo shakespeariano.

«Non smettete di pensare a incursioni sulle ultime scene che abbiamo fatto» è la prima battuta della sequenza #1; le incursioni prendono corpo man mano, divenendo un insieme di visionari frammenti che si dilungano negli otto videoclip contestualizzati negli ambienti domestici di ciascun ragazzo. Vi sono interferenze con tutto il materiale fornito dall’esperienza della pandemia, indagini su personaggi, dibattiti sulla psicologia di Amleto e che passano attraverso dialoghi in famiglia.
Scandisce il tempo il TG Danimarca all’indomani dell’assassinio del re, esattamente come i notiziari e le conferenze di Conte scandiscono ora il nostro. Entrambi i mondi – quello di Amleto ed il nostro – posti parallelamente e accomunati dal persistere di una presenza non visibile che turba da un lato la coscienza, dall’altro l’ordinarietà del quotidiano. E così il cruciale punto delle libertà individuali momentaneamente interdette dalla nota serie di decreti anti-Coronavirus, incorre nel to be or not to be; lo strascico politico del dramma seicentesco incontra snodi dell’attualità globale. Confronti intergenerazionali interrogano le fragilità del giovane Amleto che ciascun allievo fa proprie, perché, è forse scontato dirlo, ma c’è dell’Amleto in ogni ventenne… e non solo lui: ci sono Ofelia, il buon Orazio, Laerte, tutte sfaccettature complesse della relazione io-mondo.

Per gli allievi della Scuola Civica il progetto nasce certamente come sperimentazione didattica e non a caso oltre agli otto episodi previsti vi è un contenuto speciale a intervallare la narrazione: Un secolo fuor di sesto a cura di Sara Chiappori in cui si assiste a un esilarante confronto fra Stanislavskij e Mejerchol’d attraverso la messaggistica istantanea di whatsapp.

In ogni episodio ognuno potrà ravvisare tracce di Carmelo Bene, di Kantor e di altri artisti che hanno contribuito a una più viscerale analisi del principe danese, non soltanto come orpello teorico da manuale ma tratto caratterizzante anche della messa in video di tutto il materiale in cui deragliamenti, impatti con il mondo virtuale e reale si mescolano. A un certo punto  l’opera penetra nella quotidianità isolata della quarantena il cui tempo sospeso non fa che attrarre il proliferare di fantasmi di cui è pervasa l’anima di Amleto, degli Amleti.

Generazione Amleto è una deriva costruttiva e originale dell’ormai nota didattica a distanza, che ci propone una prospettiva differente del rapporto streaming-teatro; qui non c’è un prodotto che sarebbe dovuto andare potenzialmente in scena, quanto invece un segmento del procedimento di creazione teatrale che ne riprende uno stadio germinale, fatto di avanscoperta, di incursioni, di scoperte di sottotesti, insomma una parte della lunga e nascosta gestazione di uno spettacolo dal vivo.
È anche un modo per ricordare che il teatro è  soprattutto tempo di stasi, di ricerca, di decomposizione. È il tempo in cui si saccheggiano testi, si cercano nuove parole per ridare un senso a quelle  originali e imperiture. Si dà vita a corpi e voci nuove che l’attore a sua volta non sa ancora di avere.
È semplicemente uno splendido divenire che si nasconde a un tiro dalle tavole di un palcoscenico.

 

GENERAZIONE AMLETO
un progetto in 8 episodi “in onda” sul sito della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi a partire dal 4 maggio
a cura di Massimo Navone
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Un secolo fuor di sesto

contenuti speciali, in 4 episodi “in onda” a partire dal 6 maggio
a cura di Sara Chiappori

con i Registi del primo anno
Matteo Finamore
, Giorgio Pesenti, Alice Sinigaglia, Riccardo Vanetta
e con gli Autori del primo anno
Valentina Amati, Elena Patacchini, Giuseppe Pipino, Diego Pleuteri
e moltissime altre special guests

Se fossimo stati a scuola avremmo avuto a disposizione tutto il Reparto Tecnico
Scene e attrezzeria: Pio Manzotti, Alice Capoani, Mattia Franco
costumi: Enza Bianchini, Nunzia Lazzaro
luci: Paolo Latini, Simona Ornaghi