vivoecoscienza_veggetti.jpgRENZO FRANCABANDERA | Che titolo straordinario per un lavoro “Vivo e Coscienza”. Il libretto per questa coreografia è stato scritto da Pier Paolo Pasolini negli anni Sessanta in collaborazione con il compositore e direttore d’orchestra Bruno Maderna e l’attrice Laura Betti. Gli allievi del terzo corso di Teatrodanza Paolo Grassi di Milano lo hanno rivissuto con la regia del coreografo Luca Veggetti, uno dei talenti italiani della coreografia che pare avere più seguito all’estero, con commissioni non di secondo piano fra le quali quelle del New York City Ballet e dalla Martha Graham Dance Company, per non dire delle serate di presentazione del suo lavoro al museo Guggenheim a NY e il recentissimo riconoscimento con la Maschera d’oro al Teatro Bolshoi di Mosca per il suo “Meditation on Violence”.

La delicata rilettura, operata su partitura musicale e sonora originale del compositore Paolo Aralla e lo straordinario contributo artistico in forma di voce registrata di Francesco Leonetti, ha debuttato al Mittelfest 2013 di Cividale del Friuli e viene replicato proprio il 7 ottobre a Milano all’interno della vetrina MilanOltre, presso il Teatro dell’Elfo.

E’ la storia di un bacio mancato, vissuta attraverso il personaggio di Vivo che di salto in salto nella Storia, fra Seicento, Rivoluzione Francese, Italia fascista e Resistenza, vive il suo conflitto con Coscienza. Vivo e Coscienza vogliono un incontro, vorrebbero scambiarsi un bacio, ma il destino, pur avvincendoli, li separa. Interpretano l’eterno dissidio in cui la condizione umana arriva a trovarsi i i giovani allievi della scuola Paolo Grassi di Milano che, partendo dalle scarne indicazioni lasciate da Pasolini hanno potuto sviluppare quadri emotivi suggeriti dall’analisi di Veggetti, che pare aver rivisto, come ci conferma nella videointervista che vi proponiamo, l’eco del tempo familiare, del rapporto e la memoria con la sua figura paterna, mentre nella memoria e nello spettacolo risuona, distorta, la voce di Domenico Modugno che canta “Cosa sono le nuvole”.

La videointervista è stata registrata a Cividale del Friuli in occasione del Mittelfest, all’interno del bellissimo chiostro della Chiesa di San Francesco.

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